Massimo Fedeli, Stolen moments, Alfamusic 2024

E’ evidente che una colonna sonora debba necessariamente adeguarsi al plot del film, pur se talvolta abbiamo assistito esattamente al contrario ove la musica era l’evento portante della pellicola (“Buena Vista Social Club” di Wim Wenders, “Hair” di Milos Forman, “Sweeney Todd” di Tim Burton, “Moulin Rouge” di Baz Luhrmann, “West Side Story” di Robert Wise, il cui contenuto non era poi un granchè; e qui ci fermiamo per non voler dire dei punzoni commerciali di “Jesus Christ Superstar”, “Mamma mia!”, “Cats” e della piacevolissima melassa di “Mary Poppins”).

Una colonna sonora deve ampliare il senso comunicativo della pellicola, deve amplificarne ed accompagnare il senso, essendo in armonia col narrato.

Non facile, visto che i compositori che ricordiamo sono davvero pochi (Ennio Moricone, Irving Berlin, Vangelis, Ry Cooder, Philip Glass, Hans Zimmer, Nicola Piovani, Michael Nyman, senza voler far torto ad altri).

La storia  di Stolen Moments è perfettamente descritta nell’OST di Massimo Fedeli, passo dopo passo nel nucleo attoriale, nelle dislocazioni scenografiche, nei dialoghi e perfino nella fotografia (in questo caso importantissima):  letture filmiche attente, piacevoli e swinganti quando devono esserlo (l’eccellente Sabino, memoria ad Horace Silver), pacate e notturne quando l’azione scenica lo richiede (Torino Blues), briose e tirate (iI settetto più Mario Rosini alla voce in Beginning of a dream, mobile e spiraliforme , poi Nebbia: chissà perché mi viene in mente Terence Blanchard. Sarà una mia suggestione), elegiache nel fraseggio lirico del Coluccia al sax tenore e del Di Leone alla tromba (Tema di Marina ed in seguito Funerale, dove il Marcing di New Orleans è riflessione sociologica sugli eventi finali ).   

Meritato successo al Bifest di Bari, bravo regista (Stefano Landini), bravi attori (in particolare Nicola Nocella e Paolo Sassanelli), bella storia di un Jazz Club da aprire nell’area proletaria di Torino, che potrete leggere nelle pagine opportune*. Il Climax di Stolen Moments è notevole, trascinante, descrittivo, stimolante su più piani comunicanti, denso di sagomature armoniche e finezze solistiche, a cura del bravo pianista Massimo Fedeli, autore dei pentagrammi e degli arrangiamenti, grazie al quale il film sembra già possibile intuirlo, voci in campo saldate dai timbri e dai colori dell’originale andamento di un’ottima narrazione jazzistica.

Fabrizio Ciccarelli

Massimo Fedeli pianoforte e Rhodes

Mario Rosini voce 5

Emanuele Coluccia sax tenore

Alberto Di Leone tromba e flicorno

Lorenzo Lorenzoni trombone tenore e susafono

Francesco Angiuli contrabbasso

Enzo Lanzo batteria

Vito Quaranta chitarra e banjo

Musiche e arrangiamenti Massimo Fedeli

# 5: Testo Mario Rosini Musica Massimo Fedeli

­1. SABINO 2:30
2. TORINO BLUES 4:11
3. VENCESLAO 4:45
4. TEMA DI MARINA 3:52
5. BEGINNING OF A DREAM 3:01
6. FAREWELL TO MARIA 2:51
7. FREGOLI 3:04
8. PHONECALL 5:39
9. SAD MOMENTS 2:20
10. NEBBIA 3:07
11. SENZA VOLERLO 3:02
12. FUNERALE (Bonus track) 3:17

* “STOLEN MOMENTS è un "mockumentary" di Stefano Landini,  una  storia di musica e sfide sociali ambientata negli anni Settanta che vede il protagonista alle prese con l'apertura di un jazz club all'interno di capannoni industriali dove vivono intere famiglie immigrate a Torino in cerca di lavoro. narra la vicenda di Sabino, giovane pugliese amante del jazz, che con il cugino Michele e con Pasquale, giocatore d’azzardo - entrambi di Bari vecchia - apre a Torino un club in quello che scopre essere uno dei famigerati capannoni destinati alle famiglie degli emigrati del Sud. Un’iniezione di cultura che trasforma un luogo di degrado in un punto di riferimento non solo per i jazzofili ma per lavoratori ed emigrati che respirano una boccata di ossigeno in una terra ostile. Una scommessa che, in un contesto socio-politico complicato e dopo tante problematiche e sforzi per costruirla, viene inizialmente vinta: ma non tutto, purtroppo, andrà secondo i piani…Il tutto viene raccontato attraverso la parte documentaristica del film - con materiali di repertorio autentici provenienti dagli archivi dell'AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS) e dall’Archivio del Cinema di Impresa di Ivrea, che fa capo al Centro Sperimentale di Cinematografia - e falsi - le interviste ai protagonisti del film, invecchiati - con il grande narratore Pupi Avati, intervistato da un immaginario programma televisivo di oggi, in cerca della storia della settimana. La fiction attinente alla storia narrata è invece stata girata interamente in Puglia, interpretata da grandi attori di quella regione e non solo: su tutti spicca Nicola Nocella, giovane promessa del nuovo cinema italiano (ha interpretato ‘Il Figlio più Piccolo’ proprio di Pupi Avati ed è stato candidato al David di Donatello per il film "Easy"), e Paolo Sassanelli, noto per "l'Ispettore Coliandro" e 'il Metodo Fenoglio' sui canali RAI, oltre che per molti film da lui interpretati. Oltre a loro recitano Michele Sinisi, apparso in 'Palazzina LAF' di Michele Riondino; Antonella Carone, celebre per la saga "Me contro Te"; Barbara Monetti nel ruolo di Immacolata; Luigi Moretti in quello del sassofonista torinese Pino Pozzo... e tanti altri. "Stolen Moments" appartiene quindi ad un genere cinematografico difficile da codificare: ne sono pochi gli esempi (il più celebre è ‘Zelig’ di Woody Allen): il suo linguaggio è infatti la ricostruzione dei fatti narrati come ci ha abituato la Televisione con le inchieste giornalistiche, soltanto che qui sarà difficile distinguere il vero dal falso, la fiction dal documentario: una riflessione sulla necessità e sulla concretezza dl vero, in tempi in cui le immagini della realtà possono essere manipolate e create artificialmente in ogni modo. L’obiettivo del film è infatti quello di giocare con i generi e con lo spettatore più smaliziato, per far sì che si esca dalla sala o dalla visione chiedendosi ‘ma quello che ho visto è accaduto veramente?’: domanda ormai perfettamente legittima in tempi in cui tutte le immagini possono essere ricreate con l'Intelligenza Artificiale.”

[fonte: https://presskits.adeidj.it/component/music/display/1292 ]

# L’album è in ascolto su: https://open.spotify.com/intl-it/album/4sGDkbxGdLl49u1xhbOijp?uid=70177364d6a7f1da6eb6&uri=spotify%3Atrack%3A3unCKVxiykmaA2dogENuJz

 

 

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