Intervista a Cinzia Tedesco: Verdi's Mood

Intervista a Cinzia Tedesco: Verdi’s Mood

Ho avuto il piacere di scrivere circa l’esibizione dal vivo che tre anni fa annunciava l’esistenza di un’Idea tanto ardua ed innovativa in occasione del bicentenario della nascita del “Cigno di Busseto”, performance a mio avviso non adeguatamente “osservata” a suo tempo dalle riviste di settore e dalla Stampa in genere, tanto meno dalle Istituzioni .

 

Ora la Sony, avendone intuita la caratura artistica, pubblica questo cd, intenso, gradevole, colto; una pagina importante per la musica italiana nel mondo, per la quale ho scritto le Note di Copertina.

Ne parliamo con Cinzia Tedesco.

Ci ritroviamo un anno dopo la presentazione del vostro progetto su Giuseppe Verdi…L’album è stato appena pubblicato, e più di qualcuno mi sembra si sia accorto ora di quanto quella Lettura in Jazz fosse originale ed elegante…

Verdi's Mood sta raccogliendo consensi importanti e recensioni lusinghiere, cosa che mi emoziona e gratifica. Più di tutto mi colpisce quanto il progetto sia considerato compatto, logicamente coerente, sorprendente nelle sua novità, visto che sino ad ora nessuno aveva utilizzato la voce come parte integrante dell'arrangiamento in chiave jazz di brani di musica lirica. Una scommessa che la Sony Classical ha voluto fare credendo in questo progetto non meno di noi, e pubblicando il CD in Italia così come in Giappone e Corea del Sud.

Il lavoro di gruppo è stato molto intenso ed ognuno ha fatto la propria parte, certo che Stefano Sabatini  e Pietro Iodice hanno dato un contributo veramente decisivo alla realizzazione di arrangiamenti così attenti al testo musicale verdiano ed alle sue possibilità evolutive…

Stefano Sabatini ha lavorato con un gusto ed una misura che solo i grandi arrangiatori hanno, e certamente il drumming di Pietro Iodice ha fatto la differenza. Ma il combo è forte anche per la presenza di Luca Pirozzi al contrabasso e di Giovanna Famulari al violoncello.  Gli arrangiamenti di Stefano mi hanno consentito di creare un 'modo tutto mio' di interpretare delle melodie grandiose ed hanno lasciato spazio ed agio ad ogni strumento di esprimersi al meglio. Ciascun musicista ha dato un contributo importante al risultato finale. Questo è un lavoro di squadra, e si sente.

Quale brano senti più tuo e perché?

'La donna è mobile' vive in un groove latino che amo profondamente; 'Va Pensiero' echeggia nella mia mente come solo i ricordi importanti sanno fare; 'Mercè dilette amiche' è spinto ad una crescita costante sostenuta dal contrabasso di Luca Pirozzi e tira fuori la forza e la grinta che è parte fondamentale della mia personalità; 'Celeste Aida' è lo swing che ho sempre ascoltato e cantato con gioia; 'Amami Alfredo' trova nel groove di Pietro Iodice una dimensione moderna e sorprendente... tutti i brani raccontano di me, della mia storia musicale, di quello che ho ascoltato ed amato. Non è facile scegliere ma, se proprio devo, 'Addio del passato' è forse il brano che sento più vicino perché è una ballad emozionante per il testo, per la melodia, per l'arrangiamento e l'utilizzo dello splendido violoncello di Giovanna Famulari a sottolineare i momenti di pathos: sono sempre toccata profondamente dai grandi sentimenti e dalle storie struggenti.

Quale brano ti ha dato più da pensare in ambito cromatico ed interpretativo?

Cantare questi brani non è stata impresa facile: ho dovuto pensare a cosa volevo rappresentare con la mia voce e trovare una mia dimensione interpretativa, cercando il giusto equilibrio tra rispetto della melodia originale ed improvvisazione vocale. Ho lavorato sul colore da dare alle frasi così da far risuonare parole italiane dell'epoca ed ormai desuete, se non ignote. Fare 'mie' le melodie ed i testi classici senza forzature è stato un lavoro complesso, e non avrei mai immaginato di riuscirci ottenendo un risultato così personale e gratificante.

Le Blue Notes sono davvero possibili per ogni compositore di Lirica?

Il Jazz è libertà espressiva, è la possibilità di leggere con 'una potente lente di ingrandimento' una melodia, facendola rivivere in un nuovo contesto armonico...ma questo per me vale solo per le 'grandi melodie',  per quelle che sono così belle e potenti da essere naturalmente predisposte a raggiungere un pubblico sempre più ampio, oltrepassando limiti di tempo e barriere culturali e di genere. Credo che le grandi melodie classiche possano trovare nelle Blue Notes una nuova forza espressiva solo se l'arrangiatore ha la capacità ed il talento per riuscire in questa operazione.

Non penso abbiate avuto molti punti di riferimento per una lettura di tal genere, e questo aumenta il vostro merito…

Nessun punto di riferimento, questo è vero. Avevamo un  foglio di carta bianca su cui scrivere il nostro progetto e con Stefano Sabatini ci siamo posti l'obiettivo ambizioso di creare un ponte tra mondi musicali meravigliosi e ritenuti, a mio parere ingiustamente, assolutamente distanti. Un lavoro di ricerca musicale che è stato premiato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che ha assegnato a Verdi's Mood un patrocinio in riconoscimento della sua validità artistica e culturale.

E dopo Verdi's Mood?

Verdi's Mood a breve sarà uno degli assi portanti di uno spettacolo teatrale che debutterà il 30 Agosto al Festival di Todi. Lo spettacolo 'Verdi's Mood e le Donne' nasce da un'idea mia e del regista colombiano Juan Diego Puerta Lopez, premiato come miglior giovane talento registico italiano al Festival di Venezia.

'Verdi's Mood e le Donne' vedrà me e Maddalena Crippa, una delle più importanti ed amate attrici del teatro italiano, protagoniste di un viaggio tra musica e racconti delle donne che hanno fatto parte della vita di Verdi, donne che parlano con lui e di lui attraverso i testi scritti da Gianni Guardigli.

Sul palco, con noi, Stefano Sabatini, Luca Pirozzi, Giovanna Famulari e Pietro Iodice , per uno spettacolo teatrale in cui canto e recitazione si fondono per costruire un intenso pentagramma emotivo.   La nostra musica cresce, si diffonde in spazi e contesti nuovi e voglio godere di questo splendido momento. Con la Sony stiamo già pensando al prossimo progetto ed ad un nuovo CD: questa è per noi una splendida notizia ma adesso c'è Verdi's Mood, un 'figlio' amato e che voglio veder crescere come merita.

Fabrizio Ciccarelli

 

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