I filosofi e la musica:Walter Otto
L’armonia apollinea
Risalendo indietro nel tempo alle origini della musica, affondando la sguardo nei miti e nella sapienza omerica, ci imbattiamo in Apollo, il dio della misura e della bellezza, della luce e della calma, che delizia con la sua lira gli dei e gli umani, a condizione che questi vogliano ascoltarlo. Perché - scrive il filosofo Walter Otto - la musica di Apollo non è per tutti, ma solo per “chi è amico del mondo rischiarato di forma”.
Tuttavia, ben poco della dura materia sembra resistere all’incanto lirico: al suono di Apollo - continua Otto - la natura si risveglia nelle sue mille forme, il poeta trova l’ispirazione dei suoi versi, gli armenti generano, le pietre si raccolgono miracolosamente per formare un muro e persino “il dio della guerra cala la lancia”. Tutto, o quasi, si inchina ad Apollo e al potere seducente e rasserenante della sua musica, persino l’animosità dei combattenti si arrende.
Di quanti e quali prodigi di bellezza e di proporzione sia capace Apollo lo dimostra anche la sua seconda attività, quella che insieme al suono della lira lo contraddistingue: il lancio con l’arco. Ma è dalla giustizia che vengono le saette di Apollo e non dalla vendetta. Il messaggio che portano è la riparazione di un torto, il ripristino di una situazione soggetta a turbamento, il ritorno a un equilibrio perduto in cui consiste la perfezione, la sintesi degli opposti.
Anche qui abbiamo a che vedere con l’essenza stessa dell’uomo greco che sente “l’affinità essenziale di ciò che proviene dall’arco e dalla lira. Vede in entrambi un dardo lanciato verso il bersaglio: qui è la freccia, lì la canzone a cogliere nel segno … questo è precisamente il punto dove si svela l’essenza della musica apollinea … Il caotico deve formarsi, il turbolento trapassare nella simmetria del ritmo, il discorde conciliarsi nell’armonia.” (“Gli dei della Grecia”, pp.78-84, Adelphi, 2016)
Questo sul piano estetico mentre, sul piano etico, ciò significa che le passioni devono essere sublimate e la violenza degli istinti dominata e messa sotto scacco. Forse è questo che intendevano i Greci quando dicevano che la bellezza è - prima di tutto - armonia, che Kalòs è anche Agatòs e che un bel portamento è un portamento musicale.
Stefano Cazzato