Roberto Giglio
Auditorium Parco della Musica - Sala Borgna, 23.11.2017
Musica ma non solo: gli amici ospiti chiamati a duettare in due brani (l'attore Max Tortora e la giornalista sportiva della Rai Francesca Sanipoli) hanno dato un tocco di ironia, di teatralità, di contaminazione a un concerto già bello di suo, impreziosito dalla presenza dell'ottimo sassofonista Paolo Recchia.
Chi conosce i dischi di Roberto Giglio (La quinta stagione, Misofonia, Cinecittà) non si è stupito di assistere a due ore di musica non convenzionale nella quale convergono melodia italiana, atmosfere da Musical e senso dello Swing messi al servizio di testi impegnati, ma non pedanti, che prendono spunto dalla realtà ma che poi liberano sempre note di fantastico, di surreale, di evocativo.
Ed è questa sintesi di reale e surreale, di vita e sogno, di presente e tempo della poesia, alla Flaiano per intenderci, la cifra della scrittura di questo bravissimo cantautore che ha sempre coinvolto nei suoi dischi e nei suoi concerti nomi importati dello spettacolo e della musica tra cui Pieranunzi, Saturnino, Bosso, Cammariere, Gigi Proietti, Cristicchi, Lillo e Greg.
Al centro dei riferimenti d Giglio c'è Roma, con i suoi quartieri come Ostia e San Lorenzo, musa ispiratrice, luogo dell'anima e dell'identità, una Roma ormai postmoderna, proiettata dalla sua storia e dai suoi monumenti nel terzo millennio, una Roma un po’ pizzicheria, un po’arraffona, con tanti problemi ma instancabile generatrice di nostalgia e grande insuperabile bellezza. Una Roma che Giglio vorrebbe aperta e multiculturale, accogliente e calda come la sua musica.
Stefano Cazzato
R.Giglio, voce e piano
A.Gwiss, piano; A.Ariano; G.Anselmi, chitarre; A.Avena, contrabbasso