Christian McBride & Kenny Barron, Live at Trinity Church Wall Strett, 7 maggio 2023
Molto noti negli States i concerti jazz nella Chiesa Trinity di New York, organizzati scegliendo tra i migliori artisti delle Blue Notes, preferibilmente attingendo a quel magnifico novero di strumentisti votati alla conservazione ed all’innovazione. Il 7 maggio è stata la volta di Kenny Barron e Christian McBride, due protagonisti assoluti del jazz che ammalia, che spinge a lasciarsi ipnotizzare dalla bellezza del suono e dall’eleganza degli arrangiamenti, dalla scelta dei brani da eseguire, dalla purezza dei momenti solistici con cui i due maestri sanno conversare, prendersi e riprendersi in un caleidoscopio di forme fluide e in uno swing che ancora lascia col fiato sospeso.
Tralasciamo gli ovvi confronti con quanto accade a casa nostra (ve l’immaginate un parroco o un vescovo cattolico che organizzano eventi jazz o comunque distanti dal repertorio Sacrale in una Casa del Signore a Roma, a Milano, a Napoli oppure a Casa del Diavolo in provincia di Perugia o a Belsedere in quel di Siena? Au contraire fate caso alla simpatia del pastore episcopale della diocesi newyorkese che presenta la serata) e piuttosto dedichiamoci a quei pentagrammi storici quali quelli accuratamente elaborati in linea con un amore incondizionato per i giganti del jazz secondo una perizia tecnica almeno pari al sentimento blue vissuto con intensità ed un respiro sorridente e affabile: eleganza sì, ma soprattutto si sente che il duo ci mette dentro l’anima nell’empatia e nell’estetica di un pianismo sensibile e di un flou ritmico arioso e melodico, romantico, assorto, delicato, che accarezza le note e gli accordi in perfetta simbiosi espressiva, in un incedere accogliente, dondolante e piacevole su toni pacati intesi nella medesima area emotiva.
E’una performance da conservare, ora che la direzione artistica ha dato il placet per la pubblicazione del live su YouTube, un riferimento di assoluto rilievo per chi ama la musica, come nel classico magnetismo di How deep is the Ocean, nel brio luminoso di All God’s Chillun Got Rhythm, nel fine cesello di una delle ballad più belle di tutti i tempi, la superlativa Body and Soul, nelle vigorose trame be bop di Rhythm – A- Ning a chiudere una serata maistream di gran classe, dal retrogusto timbrico fine quale Ellington e Basie hanno saputo indicare con autorevolezza e nonchalance. L’ottantenne gentiluomo del piano Kenny Barron, da tutti amato per l’attenzione nei confronti dell’armonia con solari voicing aperti, ed il virtuoso contrabbassista di Philadelphia Christian McBride, raffinato sideman in più di 300 album, non avrebbero potuto far di meglio.
Da non perdere, e non esageriamo.
Fabrizio Ciccarelli
Da ascoltare in https://www.youtube.com/watch?v=jfni3hHw_cc
Courtesy of MTP Agency, Los Angeles, California, USA.