Ludovico Fulci, Ti racconto di me, AlfaMusic 2024
Verrebbe da dire “c’era una volta il jazz”, visti i tentativi di reiterare blandizie innovative che di nuovo non hanno nulla: Ludovico Fulci sa come condurre un discorso Blue con sobrietà e sentimento, sa comporre (sempre questo è il punto: a che vale incidere se i brani non valgono la pena?) ed eseguire con due partners di valore quali Dario Rosciglione, la storia del contrabbasso italiano, e Amedeo Ariano, batterista fluido e composto. Per centrare il cuore di chi ascolta il cuore bisogna avercelo, il pathos dev’essere sincero, il mood dev’essere piano e riflessivo, gli arrangiamenti devono tener conto della natura emotiva dei pentagrammi e le improvvisazioni, specie in un disco come questo, devono essere calibrate, misurate e giustamente ponderate.
Un gran bel disco“Ti racconto di me”, titolo che di per sé è una dichiarazione autografa, un rivelare se stessi, come sempre dal jazz attendiamo, una storia intima che analizza i propri orizzonti alla ricerca di spazi espressivi che esprimono la bellezza del suono senza nascondersi, senza vuoti da riempire di misteri sonori, come nell’introspettivo DER ERSTE TAG DES JAHRES e nel melodico piano solo di UN’ALTRA POSSIBILITA’, nella struggente serenità di UN AMORE NASCOSTO, nell’orizzonte silenzioso de I BACI SULLA PELLE, nei colori bruni e immaginari de IL PENSIERO DI TE, come nella luminosa tranche TI RACCONTO DI ME e nella spiritosa IL TERZO INCOMODO.
Le melodie vagano eteree, sognanti, moderate nei limiti profondi di un perdersi ben temperato, immerso, come nella Copertina, nel Notturno tra gli enigmi dei profili ed i bagliori sibilati a retro delle due giovani sembianze.
C’era una volta il Jazz, per fortuna c’è ancora.
Fabrizio Ciccarelli Colangelo di Cesavolpe
Pianoforte, arrangiamenti e composizioni Ludovico Fulci
Contrabbasso Dario Rosciglione
Batteria Amedeo Ariano
# in ascolto su:
https://music.youtube.com/watch?v=PR2uvsuRLw0&list=OLAK5uy_lvhTWJCu9Vp-mW2o9ggSB7_sHt0rYrEbU
