Mafalda Minnozzi, Riofonic, MPI 2025
Certamente una prova riuscita quella della Minnozzi, appassionata di Carioca e di bel canto: basta dare un’occhiata ai brani scelti ed alla formazione, composta di validi musicisti ben assortiti per le sue esigenze interpretative, sempre molto discrete, talora assorte, talora sussurrate, comunque sempre all’altezza dei pentagrammi.
A proposito di pentagrammi: non è che la Minnozzi si risparmi in selezioni facili e orecchiabili, oltre ai suoi originali, SO DANÇO SAMBA, CORCOVADO e AGUA DE BEBER danno chiara idea del suo modo di sentire la “brasilidade” e di dar nuova forma a Bossa e dintorni, come in CAFÈ SOUTH AMERICAN STYLE, con l’ottimo apporto di Marcelo Martins al sax soprano, Roberto Menescal alla chitarra e Jaques Morelenbaum al violoncello: quel tanto di classe che occorre soprattutto nelle armonie e negli andamenti intimi ma solari del repertorio amato dalla Nostra, quelle onde sognanti che toccano più che le sinapsi il cuore, volando lieve sulla metrica delle canzoni, gentile nell’incanto e nello stupore che evidentemente la Saudade suscita nelle sue corde emotive.
Senza cercare a tutti i costi l’eleganza “spinta”, monotematica, la vocalist propone arie differenti e significative, un omaggio alla descrittività esistenziale di Rio, così densa di gioco e solennità, letteraria come una favola dalle costanti varianti interiori, come nell’originale brunore THE GENTLE RAIN e nella meraviglia partenopea di TU SI’ NA COSA GRANDE, passo estatico indimenticabile del cui dire è sempre troppo poco, volendo concludere con una delle nostalgie più intense e volatili di Jobim e Vinicius, AGUA DE BEBER, meridiano ultraterreno nell’Olimpo dei Poeti.
Fabrizio Ciccarelli
Paul Ricci (chitarra elettrica)
Roberto Menescal (chitarra acustica, voce)
Jaques Morelenbaum (violoncello)
Kassin (basso elettrico)
Jorge Helder (basso acustico)
João Cortez (batteria, percussioni)
Rafael Rocha (trombone)
Marcelo Martins (sassofoni, flauto)
Jessé Sadoc (tromba, flicorno)