Butterfly, Vertigo Treatment

Butterfly

Vertigo Treatment

AlfaMusic 2016

Vertigini di un Viaggio: un Futuro tratteggiato da spazi solistici che diversificano atmosfere di ampio respiro, colte con particolare attenzione agli aspetti ritmici, allo sviluppo delle melodie di base e di fraseggi elegantemente elaborati.

 

Il Trio Butterfly, designato dall’aerea sensibilità della chitarra di Marinucci, dai vortici istintivi del basso di Ranieri e dal sognante ed eclettico drumming di Rovinelli, pur attento alla ricerca elettronica, ha come idea portante una matrice emotiva che cerca il contatto diretto non tanto con suoni sintetizzati o campionamenti, quanto con alternanze lineari alla ricerca di un tappeto sonoro immaginifico spesso sfumato in riverberi astratti ed ispirati dall’istinto dell’improvvisazione.

La forma compositiva richiama impressioni sia spigolose sia affabili;  brani originali intuiti fra le intense diteggiature di John Abercrombie, l’ingegno visionario di Bill Frisell e le ibridazioni World di Pat Metheny, equilibrate negli onirici passi di Tango di “Ancora niente” e nelle seducenti alchimie di John McLaughlin (“Vertigo”), secondo un pathos spesso contiguo alle acide inquietudini di Terje Rypdal (“Albert”), esposto con emozione particolare per i Magneti più moderni e per una sintesi stilistica che privilegia l’interpretazione “a luci spente” ed il non fermarsi davanti alle tentazioni spesso insipide e convenzionali  di tanto Smooth contemporaneo,  nel quale (è bene sottolinearlo) cadono parecchi strumentisti al Trio coetanei  e con un vissuto musicale simile (ma non identico).

Siamo quasi certi che i Nostri abbiano trascorso sere e notti ascoltando non solo Hard Bop, Cool e Fusion, ma anche Jazz Rock, Etno-Elettronica, Grunge e Progressive. Ad intervistarli, chiederemmo quanto di  Jimi Hendrix o  Nirvana, Jimmy Page o Robben Ford, John Mayall o Frank Zappa ci sia anche nella loro Idea del Suono.

Ma ecco la novità: il Trio si distingue per un modo assolutamente lontano dal Sound pseudo-New Age nel quale parecchi di quella generazione sono caduti, fra banali costruzioni (in realtà dissoluzioni) di prodotti commerciali che ancora oggi si limitano ad imitare i citati Maestri solo dal lato tecnologico senza in realtà averne mai intuito l’essenza poetica . Abbiamo la sensazione che i tre, nel raggiungimento della propria maturità culturale, abbiano incontrato ed intrapreso strade filosoficamente diverse ed originali, dalla creatività dell’ECM  all’Ambient, all’attivismo più notturno del Jazz newyorkese.  

“Vertigo Treatment” è un album, potremmo dire, di “coscienza rappresentativa”, ibrido, caldo, coerentemente  impulsivo nelle raffigurazioni e deciso nell’identità jazzistica (“Vademecum”), aperto alla sperimentazione, consapevole di quanto la cultura di contaminazione  possa ancora creare nel mondo attuale delle Blue Notes.  

Fabrizio Ciccarelli

Pierpaolo Ranieri electric bass

Marco Rovinelli drums

Bruno Marinucci guitar

1 Ancora Niente (Bruno Marinucci) 3’58

2 Grigio (Bruno Marinucci) 3’31

3 Butterfly (Pierpaolo Ranieri) 5’38

4 Vertigo (Pierpaolo Ranieri) 5’57

5 Albert (Bruno Marinucci) 11’48

6 Vademecum (Pierpaolo Ranieri) 6’38

7 Davanti Agli Occhi (Bruno Marinucci) 6’02

 

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