Tino Tracanna Acrobats
Red Basics
Parco Della Musica Records, 2016
Circensi fautori di una No Wave del Jazz, i muscolari acrobati-delfini di Tino Tracanna volteggiano fra le onde di un Suono Libero quale dialogo sulle tensioni di suoni metropolitani che, in una certa misura, diventano a loro volta evocativi di una realtà contemporanea perfettamente rispondente alla Non Necessità della Misura e dell’Equilibrio.
Certo che se Tracanna sceglie Ottolini, Cecchetto, Della Porta e Fusco come intermediari per questo salto onirico e primitivo un motivo pur ci sarà: più che contribuire al Temporaneo dell’Avanguardia, l’intenzione è scegliere musicisti in grado di ghermire movimenti per “essere nel momento” dell’esecuzione, altrimenti perché mai incidere un album dal vivo? “Red Basics” sembra voler scompaginare quelle fronde ritmiche e quelle disarmonie con la consapevolezza ed il rispetto dovuto all’immediatezza della Performance ed alla relativa bipolarità materia-spirito, senza mai concentrarsi troppo su uno dei due poli.
Ad un Incipit impaziente e quanto mai “acrobatico” seguono due problematici ritagli di radice free, per poi fluire in “Mercato dei Pazzi”, soluzione di slancio emotivo che fronteggia provocazioni e battiti rituali, ove ogni strumento assume ruoli precisi da affrontare senza calibro, semmai con un’ Empatia capace di avvertire la situazione improvvisativa dal punto di vista dell’interlocutore, riconoscendo ed ampliando ogni eventuale mobilità armonica.
L’efficacia del messaggio è assoluta: l’estremismo paradossale di “ Laudano” (basta il nome) emerge in tutta l’ intensità cromatica di Archie Shepp, nelle veementi atonalità di Ornette Coleman, nel vibrante rivoluzionario di Cecil Taylor, nella furia iconoclasta di Albert Ayler, nelle ultime fiammanti digressioni di Paul Bley, nelle intuizioni stesse di Tracanna che indicano ogni divertissement possibile per le costruzioni belle e sballate di Mauro Ottolini e per le chiavi ellittiche dei magneti di Roberto Cecchetto…Ma poi, quando meno lo si aspetta, giunge lo stupore lirico di “Incantamento” ed inizia ad espandersi un Sound di minor fermezza futurista, sussurrato nel tono crepuscolare di una Ballad che, anche se solo per un attimo, dà respiro al Demone dei Temi Forti, insistito nella diversa ironia Bop di “Jelly’s Quantum Stomp” e “Basics”.
Che dire? Non ci sono intermediari estetici né pretese di stile, ma rotazioni e stupori di cui gli stessi performers probabilmente si stupiscono. E a noi piace così. E molto.
Fabrizio Ciccarelli
Tino Tracanna (tenor and soprano sax)
Mauro Ottolini (trombone)
Roberto Cecchetto (guitar)
Paolino Dalla Porta (double bass)
Antonio Fusco (drums, percussion)
- Laudano
- Red
- Mr. D.P. Introduces
- Mercato dei Pazzi
- Pallida Iuna
- Trimalcione
- Incantamento
- Sins
- Jelly's Quantum Stomp
- Basics
Recorded live at Auditorium Parco della Musica, Roma