Mirko Signorile Quartet,Open your sky

Mirko Signorile Quartet

Open Your Sky

Parco della Musica 2016

Bei momenti d’immaginazione quelli del pianista pugliese, composizioni originali che rendono appieno il significato della sua musica, indubbiamente affascinante e coinvolgente sia nella forza espressiva che nella modernità dell’interpretazione.

 

Nella sua carriera Mirko Signorile ha avuto modo di collaborare con artisti del calibro di Dave Liebman, Greg Osby, Enrico Rava, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Gaetano Partipilo; esperienze emotive che fluttuano idealmente nella registrazione in presa diretta (come sempre dovrebbe essere nel Jazz) per la prestigiosa etichetta dell’Auditorium Parco della Musica in Roma.

Certo, nel jazz di frequente è complesso parlare di collocazioni etniche o geoculturali, ma si ha la sensazione che gli ideali sonori – le poliedriche espressioni della Koinè della Magna Grecia fluite nelle eclettiche potenzialità delle Blue Notes - in qualche modo affiorino nel modo di pensare la composizione, l’arrangiamento, le escursioni cromatiche e la passionalità esecutiva e, soprattutto, il profondo calore del “fare musica assieme”, nell’interplay misurato e disponibile che il Quartetto mostra nel naturale approccio ad una capacità relazionale che elude ogni tentazione allo stilema fine a se stesso ed in se stesso definito.

Mirko Signorile non appare alla ricerca di egocentrismi esoterici, preso com’è dalla ricerca di narrazioni di spontanea agilità comunicativa, percorrendo escursioni funk di ottimo impatto emotivo (“Confusion Smell Beauty”), ballads ispirate ad una tensione piana e fluttuante (“Open Your Sky”, “Ariel”), giocose arie estroverse (“Tipo Mattia”), per giungere infine al vero senso del suo jazz disteso fra conversazioni intime e remote alterazioni che sembrano, a nostro avviso, la parte essenziale e più eloquente della sua estetica, come nella tenue poesia di “Locus”, non distante dalle suggestioni New Age di William Ackerman, George Winston, Paul Winter,  Andreas Vollenweider, Scott Cossu e Patrick O'Hearn, pur mantenendo uno stile e un background musicale del tutto personale e prettamente melodico.

“Aprire il proprio cielo” è l’esortazione desunta da un discorso di Nelson Mandela significativamente scelta quale titolo- presentazione dell’album (“ciò di cui abbiamo veramente paura sono le nostre capacità; aprirci al cielo quindi è un mondo per esprimere il forte desiderio di abbandonare le nostre paure e andare incontro alle nostre risorse illimitate”*). E noi immaginiamo che nel garbo stilistico e nella completezza del suo gesto musicale così familiare e “semplice” vi siano sentimenti sinceri, intuizioni nuove che piacevolmente abbiamo ascoltato e condiviso.

Fabrizio Ciccarelli

Mirko Signorile- piano, composizione; Giorgio Vendola-contrabbasso; Cesare Pastanella-percussioni; Fabio Accardi- batteria; Fabrizio Savino – chitarra (4 e 5)

1.Confusion Smell Beauty 4:01 2.Open Your Sky 3:37 3.Tipo Mattia 3:05  4.Locus 3:17 5.The Other Side of Locus Mood 3:06 6.Pastanella 4:55 7.Ariel 3:21 8.Via Dante 576 3:31 9.Like a Lover 4:10 10.From Italy to the World 2:54 11.A Yellow Painted Melody 3:19

*cit. comunicato stampa Parco della Musica Records.

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