Jacopo Ferrazza
Rebirth
Cam Jazz 2017
Tra movenze jazzistiche, algoritmi rock, distonie contemporanee e cellule neobarocche, la distinzione estetica del nuovo album del contrabbassista muove correnti alternate che paiono distinguere un’intenzione che escluda ogni dogma dal punto di vista stilistico.
Senza particolari cautele stilistiche o smania d’immediatezze innovative, “Rebirth” (Nomen Omen) è un album eclettico ed ampio nella prospettiva di un percorso che renda conto del Sé in modo –riteniamo-assolutamente autobiografico. E tanto sembra delinearsi nel coraggio compositivo delle nove strutture originali (una a nome di Stefano Carbonelli) che si ergono in un’ascesa densa di sentori esplorativi, di rifrazioni emotive che narrano di una vita interiore complessa, a tratti entusiasta a tratti meditativa, com’è naturale per chi intenda esporsi in prima persona nel proprio percorso immaginativo.
Tali Vie del Sé incontrano tenui levità ( “Notturno”, "Il Teatro dei Rami"), forti assunti magnetici dai colori abbaglianti ("Living the Bridge", “After Wien”,"Lovers in the Gravity"), considerazioni policrome di quell’alchimia visionaria che sembra segno distintivo del solismo del Nostro (“Indigo Generation”), per poi posarsi, appagate, nella consapevolezza di un Ignoto creativo scevro di facile opportunismo strumentale ed espanso nella coscienza dell’Istante, dell’Improvvisazione necessaria che avvolge il parallelismo world di Pat Metheny e l’equilibrato ingegno di Bill Frisell per trasferire il proprio lato più intimo nell’iniziale Turgore bachiano di “Rebirth”, ben variato dal fraseggio chitarristico di Carbonelli, dal drumming solare di Vantaggio e dal Basso Continuo per archetto sussurrato dalla genetica descrittiva di Jacopo Ferrazza, talento giovane e decisamente interessante.
Fabrizio Ciccarelli
Stefano Carbonelli, guitar - Jacopo Ferrazza, bass - Valerio Vantaggio, drums
1.Indigo Generation 02. Blind Painter 03. Living The Bridge 04. After Wien 05. Notturno 06. Pirandello Madness 07. Lovers In The Gravity 08. Il Teatro Dei Rami 09. Rebirth