Roberto Bonati/Bjergsted Jazz Ensemble. Nor Sea Nor Land Nor Salty Waves

Roberto Bonati/ Bjergsted Jazz Ensemble

Nor Sea Nor Land Nor Salty Waves

Parmafrontiere 2016

A proposito dell’ultimo album di Roberto Bonati viene in mente il distico lontano nel tempo di un canto indiano: “danzando con la luna si prende coscienza del cosmo”.

A questa immediata percezione ne unisco subito un’altra, ricordando Ezra Pound: “non creare un nuovo linguaggio da usare, quanto una strada da percorrere per pensare a come entrarci”.

 

Certo che di strade e di pietre miliari che le fiancheggiano Bonati ne conosce molte, a ben ascoltare  l’incontro di vari mondi espressivi, diversi ma paralleli, ove la musica è destinata ad esprimere i molti colori dell’anima nell’evocazione della mitologia scandinava degli otto brani e nella misura agitata di Segni dinamici forti e avanguardistici (“Prophecy of the Volva”, “Wolvesʼ howling and Swansʼ Song”).

Momenti crepuscolari , silenzi sospesi e solarità vertiginose, Spirituals postmoderni e suoni cosmici (“Eagle”), in cambio dei giusti stimoli per aprire le volte della Nuova Era alle mises  della Classica contemporanea e del Free Jazz (le due parti della petit suite che dà nome alla performance),  alle suggestioni sperimentali introdotte dal misterico tracciato del fine vocalismo esotico se non esoterico di Signe Irene Stangborli Time (“Fimbulvetr” e  Nocturnal”), alle immagini distoniche/liriche degli arrangiamenti per archi, ai battiti aperti degli ottoni e alle relative improvvisazioni possenti e polisemiche nel rimando alle intuizioni di Pierre Boulez e Wolfgang Rihm o alle predizioni innovatrici di Carla Bley e di Gil Evans, il quale ebbe a dire:  “Nell'arte tutto è, o dovrebbe essere, un esperimento. I capolavori sono esperimenti riusciti”.

E da questa affermazione sembra prender corpo il fascino per il visionario eclettismo che agita la “Dream Suite” incisa presso l’Università norvegese di Stavanger con la giovane Bjergsted Jazz Ensemble, nel segno di una declinazione culturale purtroppo quasi del tutto assente (e da tanti decenni) dalle nostre parti.

Fabrizio Ciccarelli

  1. Prophecy of the Völva
  2. Nor Sea, nor Land, nor Salty Waves - Part I
  3. Nor Sea, nor Land, nor Salty Waves - Part II
  4. Wolvesʼ howling and Swansʼ Song
  5. Fimbulvetr
  6. Wolf Age and Bloody End
  7. Nocturnal
  8. Eagle

ROBERTO BONATI / BJERGSTED JAZZ ENSEMBLE

Musica di Roberto Bonati – commissione del Bjergsted Jazz Ensemble

Signe Irene Stangborli Time – voce; Jørgen Mathisen – violino; Nikolai Storevik – violino; Camilla Hole – sax soprano; Arild Wold Hoem – sax contralto; Mathias Aanundsen Hagen – sax tenore; Kristoffer Lippestad Dokka - sax tenore; Jone Arnfinnsson Randa – clarinet basso; Ndabuzekwayo Bombo – tromba; Øyvind Frøberg Mathisen – tromba; Christopher Baardseng – tromba; Øyvind Brække – trombone; Vegard Haugen – trombone; Martin Nodeland - chitarra/electronics; Herman Erik Arff Gulseth – pianoforte; Lasse Gjestrud – contrabbasso acustico; Marcus Hasli Johnsen - batteria/percussioni; Jakob Yttredal – batteria.

Registrato nellʼagosto 2015 presso “University of Stavanger - Department of Music and Dance”.

Ingegnere del suono e mixing: Inge Engelsvold a Soundsgood, Stavanger.

Ufficio Stampa: Lorenza Somogyi Bianchi,  http://alfaprom.com.

 

 

purchase