FEDERICA MICHISANTI TRIONESS
ISK
Filibusta Records, 2016
Abbandonando l’avvolgente e rassicurante realismo compositivo quanto la comoda espressività della “recitazione melodica”, il Trio di Federica Michisanti rivendica il diritto di affrontare la ricerca di una Musica Nuova seguendo l’istinto che aveva ampiamente caratterizzato il primo capitolo della propria storia.
Se l’album “Trioness” del 2013 aveva suscitato interesse per la limpida ed immediata esposizione e per la riflessione circa la consapevolezza che i tratti di ogni Forma non sono mai immutabili nel tempo, questo nuovo incedere nella modificabilità delle Blue Notes sembra dar forma ad un percorso ancor più consapevole circa l’attraversamento degli stili ed il mero disegno di linee solistiche, dirigendo l’attenzione verso l’elegia dai tratti sussurrati (“Hush”), verso il desiderio di comunicare sentimenti piani e assorti (“Impro 1”), equilibrando le fattezze armoniche in dialoghi ampi e sussurrati (“Further”), la cui ispirazione modernista appare sobria più che mistica, garbata ed elastica più che avanguardistica, lirica più che prospettica nei singoli moduli interpretativi.
Nel disegno naturale della raffinata contrabbassista non appaiono sfide impervie né intellettualistiche contrapposizioni al “solito modo di fare jazz”, né tanto meno virtuosismi in eccesso: libera nel sentirsi libera di dar nuovi nomi e nuove libertà all’interazione con le velature cromatiche dei fiati di Matt Renzi e con l’aperto situazionismo del piano di Simone Maggio, frangendo le onde Free di Charlie Haden nell’intonazione progressiva di Paul Bley e di Ornette Coleman, poeta delle radici Blues nelle discordanti discontinuità di “strane”, sghembe ed indimenticabili intonazioni che hanno dato nuovo senso all’Arte del Jazz.
Dal Canto degli Strumenti alla Voce della Melodia. Dalle Visioni ai Suoni, si potrebbe dire.
Fabrizio Ciccarelli
Federica Michisanti, double bass
Matt Renzi, tenor sax, bass clarinet, english horn and oboe
Simone Maggio, piano
01Hush 02. Before I Go 03. Impro 1 04. Slow March 05. Further 06. Impro 5 07. Reset 08. Impro 2 09. Isk 10. Impro 3 11. Noise Reduction 12. Al Jabal