Fabrizio Bosso Quartet
State Of The Art Live!
Warner Music, 2017*
Ma certo che è bravo Fabrizio Bosso, uno strumentista sempre capace di stabilire coinvolgenti dialoghi con I musicisti con cui collabora. Altrettanto certo è che, quando decide di dar vita ad un album tutto suo, tiene con fermezza le redini del discorso attraverso soli di sicura scioltezza ed armonicamente variati nello spettro della sua incredibile intuizione jazzistica, fraseggiando musica trascinante e raffinata, anche nei passi più complessi che rende, abile e colto, senza mai perder d’occhio l’immediata comunicabilità.
Evidentemente Fabrizio ha avuto necessità (o anche solo piacere) di raccontarsi, ponendo nella tracklist ben 5 sue composizioni; e noi, che lo ascoltiamo da tanti anni e da tanti anni lo vediamo “special guest” in innumerevoli album e performance dal vivo, un po’ ci stupiamo di questa scelta: in fondo chi pensa a Bosso quando mai pensa al Bosso compositore? Non credo abbia avuto intenzione di stupire (non mi sembra nel suo carattere gentile, affabile e mai da star) né di dar vita ad una raccolta dei brani a suo parere meglio riusciti negli ultimi tempi, essendo “State of the Art Live!” una scelta operata fra le sue esibizioni a Verona, al Blue Note di Tokyo, a Palazzo Venezia in Roma dall’ottobre al giugno del 2016.
Ognuno sa che il trombettista può scegliersi la formazione che vuole. Insomma: chi ma i rifiuterebbe di suonare con lui? E, se con lui figurano talenti quali Julian Mazzariello al piano, Jacopo Ferrazza o Luca Alemanno al contrabbasso, Nicola Angelucci alla batteria, il motivo è facilmente intuibile: perché sono bravi, intuitivi e creativi, peraltro piuttosto giovani (e questo ci fa gran piacere) ed adeguatamente versatili per seguire le onde magnetiche di suoni sudamericani, di ballads, di bop e hard bop, di classici d’eleganza suprema come “The Nearness of You” di Hoagy Carmichael o “Misty” di Errol Garner, due meravigliosi diamanti della musica del Novecento.
Quali tracce portanti del doppio cd indichiamo la splendida varianza di “Pure Imagination” portata dall’eclettico fraseggio del Nostro nell’elegante elocuzione pianistica di Julian Mazzariello, la fulminante e fluente “Black Spirit” (ma quanto Miles Davis ne sarebbe felice...) ed il brillante walking di “Dizzy’s Blues”…Dizzy Gillespie, un’altra anima tachicardica alla quale sappiamo Bosso dedicherà particolare attenzione nel prossimo futuro.
Veniamo a noi, Fabrizio Bosso: t’ho incontrato per la prima volta quando avevi poco più di vent’anni ed esibisti una scioltezza di linguaggio ed una potenzialità improvvisativa stupefacente, di notte sulla spiaggia di Pineto in duo con quel simpatico geniaccio di Antonello Salis. Parlammo a lungo e non riuscivi a darmi del tu un po’ perché avevo il doppio dei tuoi anni, un po’forse perché già da tanto scrivevo su varie importanti testate. Mi colpì la tua umiltà, il tuo voler ascoltare i miei pareri così al di sotto della tua Arte Jazzistica. Ancora oggi posso dire che questo tratto è quel che più ti fa onore e che mi induce ad ascoltarti qualunque cosa tu suoni. Due anni fa, all’Auditorium di Roma, ti ricordai quell’incontro e tu, stanchissimo dopo un concerto di più di due ore, mi ringraziasti con parole tanto affettuose quanto spontanee, regalandomi più volte quel sorriso cortese e disarmante che chiunque ti conosca sa esser la parte più visibile della tua complessa e multiforme personalità.
Fabrizio Ciccarelli
Fabrizio Bosso, trumpet
Julian Oliver Mazzariello, piano
Jacopo Ferrazza, double bass *
Luca Alemanno, double bass (Tracks 3 and 5 on CD2)
Nicola Angelucci, drums
CD1
- Pure Imagination (Anthony Newley) 7:01
- Minor Mood (Fabrizio Bosso) 9:30
- Rumba for Kampei (Fabrizio Bosso) 8:27
- The Nearness of you (Hoagy Carmichael) 10:56
- There is no Greater Love (Isham Jones) 13:11
CD2
- Black Spirit (Fabrizio Bosso) 9:10
- Goodness Gracious (Julian Oliver Mazzariello) 5:49
- Mapa (Fabrizio Bosso) 11:21
- Misty (Errol Garner) 10:53
- Dizzy's Blues (Fabrizio Bosso) 10:52
*US Società Cooperativa per l’Arte under exclusive license to Warner Music Italia Srl, a Warner Music Group Company.
# Ufficio Stampa Guido Gaito ( www.gaito.it), cui va il mio personale e amichevole ringraziamento.