Sandvik-Picchiò
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Alfa Music 2017
Occorre un’attenta ricognizione in ambito di antropologia musicale per esistere jazzisticamente per librarsi in tensioni interpretative alla ricerca di quell’Ignoto che dimora nelle nuances di una voce come quella di Marit Sandvik.
L’artista norvegese è protagonista di un album ampio nelle intuizioni compositive e nella fluidità dell’interplay con ottimi comprimari. In tempi di falsi profeti musicali le sincere e raffinate Blue Notes di Maurizio Giammarco e Fabrizio Bosso paiono sempre pronte a pronunciare frasi emotive che vedano ciò che è “davanti al jazz”, apparendo e scomparendo in armonia col desiderio espressivo di una vocalist-compositrice attenta alle tensioni contemporanee, composta e vibrante nella consapevolezza d’incontrare quel che s’è proposta: il “viaggiare” tanto nel sintagma della tradizione (“Going back, going forth”, “Frog in my garden”) quanto nelle progressioni ideali (“It always is”, del grande Tom Harrell) o nel declivio assorto e lirico della ballad a nostro avviso così a lei congeniale (vivida e autunnale “Be my song”, bruna e inquieta “Once).
A comporre il senso di questo labirinto policromo le intense decorazioni di Eivind Valnes al pianoforte, le temperate soluzioni ritmiche di Raffaello Pareti al contrabbasso e Maurizio Picchiò alla batteria (di cui ricordiamo le importanti collaborazioni con Scott Henderson, Roy Hargrove, Kenny Kirkland), che accolgono la cornice intimista di “Painted” nello stilismo meditativo delle transizioni cromatiche degli archi, narrando passi di Classica novecentesca che fluiscono, per connubio estetico, nell’evoluta ricerca di uno swing accogliente e levigato nei dintorni dinamici (“While Resting my Hands”).
E’ nell’Idea dell’album l’intenzione di pensare a spazi diversi, anteriori e creativi in una misura poetica viva e vitale.
Fabrizio Ciccarelli
Marit Sandvik: voice - Fabrizio Bosso: trumpet - Maurizio Giammarco: tenor & soprano sax - Eivind Valnes: piano - Raffaello Pareti: double bass - Maurizio Picchiò: drums
B.i.m. string quartet: Marcello Sirignano 1st violin, Mario Gentili 2nd violin, Fabrizio De Melis viola, Giuseppe Tortora cello,
- Going back, going forth Marit Sandvik
- Be my song Music: Jørn Øien, lyrics: Marit Sandvik
- Frog in my garden Marit Sandvik
- It always is Music: Tom Harrell, lyrics Marit Sandvik
- Lullaby for a starship Marit Sandvik
- Måtte bare Marit Sandvik
- Mi ricordo di te Music: M. Picchiò/Marrani, lyrics: Marit Sandvik
- Painted Marit Sandvik
- While resting my hands Marit Sandvik
- Once Marit Sandvik
Executive production: Marit Sandvik and Maurizio Picchiò for AlfaMusic Label&Publishing
Production Supervision: Fabrizio Salvatore
Recordings: Forward Studios - Grottaferrata, Rome (Italy) Hi-Jazz
Sound Engineer: Alessandro Guardia - Assistant sound engineer: Stefano Quarta
Mix: AlfaMusic Studio – Rome, (Italy) Sound engineer: Alessandro Guardia
Mastering: Forward Studios - Grottaferrata, Rome (Italy)
Mastering engineers: Carmine Simeone & Marcello Spiridioni