Riccardo Fassi Quartet
Portraits of interior Landscape
Alfamusic, 2017
Riccardo Fassi è una personalità importante del jazz italiano, e non solo italiano. Pianista, tastierista elettronico, compositore, arrangiatore, didatta, il suo nome è legato a progetti innovativi che spaziano dal jazz al rock come quelli su Eric Dolphy, Steve Lacy e Frank Zappa.
Ha fondato la “Tankio band” per diversi anni riconosciuta dalla rivista Musica jazz come una delle migliori dieci orchestre italiane.
Questo suo nuovo lavoro rivela, ancora una volta, la sua vena sperimentale, ma di uno sperimentalismo trattenuto sempre entro i confini di una linea melodica che si dipana come un viaggio dell’anima e del sogno lungo gli undici brani che formano “Portraits of interior Landscape”, tra cui spiccano autentiche perle come un brano (“For Kenny”) scritto per il trombettista anglo-canadese Kenny Wheeler, uno degli esponenti del jazz d’avanguardia degli anni 70, e una ballad, veramente toccante, che nasce da una personale rilettura di un brano del grande Bill Evans (“Some bass from Bill”).
“Portraits” è un disco di scrittura, di riferimenti colti, di elaborazione e meditazione intellettuale e nello stesso tempo – non sembri contraddittorio – di autentica improvvisazione.
Anzi, è proprio questo telaio strutturale molto solido che consente ai solisti, tra cui il bravissimo trombettista russo Alex Sipiagin, di sganciarsi e allontanarsi dal testo e di potervi tornare sicuri che una forma sta lì ad attenderli e a riprenderli.
Il tutto secondo quella dialettica che tipica è del migliore jazz contemporaneo, non seduto sulle radici, un jazz che vuole essere di ricerca ma senza avventure cerebrali.
Stefano Cazzato
Riccardo Fassi piano, fender rodhes, keyboards, R.A.minimoog
Stefano Cantarano double bass
Marco Valeri drums
Pietro Iodice drums
Alex Sipiagin trumpet
1.Three chords for D.B., 2. Allegro rabarbaro, 3.Bass in the dark, 4.For Kenny, 5.Sathow, 6.Some bass from Bill, 7.Prefetto di ferro, 8.Resolved By me, 9.Strange night, 10.Sweet Heart, 11. Sammy Seven.