Max Arduini
1/2,Vivo 1/2 Postumo
Clapo Music (ediz. Marechiaro,2017)
Viene dall'underground romagnolo, dalla musica indipendente e da una storia di impegno Max Arduini: tanta gavetta, tanti festival d'ispirazione non sanremese e tanti concerti per l'Italia dove ha portato in giro le sue canzoni a forte impronta cantautoriale, contaminate qua e là da sonorità folk e blues.
E' una musica, quella di Arduini, chiaramente messa al servizio di una finalità comunicativa, di una motivazione sociale, anche se l'elemento descrittivo e narrativo convive e si sposa con quello surreale, divagante e poetico, come nel pezzo dedicato al ciclista Marco Pantani, tragicamente deceduto anni fa, dal titolo "Sul col du Galibier".
Nei testi di Arduini c'è sicuramente il mondo, la storia, la vita e la denuncia, ma anche il gioco linguistico, l'estro visionario, l'interrogarsi sul senso del proprio stare al mondo, la nostalgia dei bilanci: politici (come in "Treni tremens", dove si parla di treni in ritardo di "un'Italia che non parte") e bilanci personali (come in "Un sordo mormorio" sul "merito che in vita non ho conseguito").
Un bel disco, sincero, positivamente inattuale, ricco di cose da ascoltare e da leggere, parole e musica, come si diceva in un tempo passato.
Stefano Cazzato
1.Il varietà dei nani; 2. Sitting bull; 3. Fumetto di pesce; 4.La bestia nel campo di note; 5.Api; 6.Sul col du Galibier; 7.Un sordo mormorio; 8 Dal '72; 9.Treni tremens.
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