Enrico Pieranunzi
Monsieur Claude (A Travel with Claude Debussy)
Bonsai 2018, Distribuzione Egea
Quali e quante siano le session nelle quali il pianista romano esprima il proprio modo di vedere il Jazz e le alternanze stilistiche con le quali da decenni varia impressioni sull’onda lunga delle tensioni a sorpresa fra Classica e Blue Notes non è argomento sul quale centrare l’attenzione per un album che, omaggio sincero e colloquio sentito con l’Arte di Claude Debussy, vola e attraversa diagrammi in cui le Blue Notes, sedimentate le armonie mainstream, dimostrano come sia possibile coniugare le frazioni dell’improvvisazione con la fluida compostezza d’atmosfera.
Esempio ne è, a parere di chi scrive, il Centro emotivo reso con la poetica estrosa ed irrequieta della drammatica calligrafia di Guillaume Apollinaire, maudit del Simbolismo Francese del quale il Nostro libera la Metrica e le Immagini metafisiche, come nel bien parisien de L’Adieu, ad incanto per le delicate nuances della voce di Simona Severini, così come per eguale efficacia il Valse Romantique di Bluemantique, magnifico passo a tre (si potrebbe dire, rubando dal Balletto) esteso senza lontane affermazioni di maniera alla cura solistica del sax di David El Malek, nella quale si riconoscono i Segni cromatici e lo Stile finissimo dell’Enrico Pieranunzi Maestro di Colore e squisito Conversatore poliglotta.
Non a caso l’abbandono onirico, il “fenomeno dell’immaginazione” di Rêverie (della poetica della rêverie, diremmo, processo psichico studiato dall’epistemologo Gaston Bachelard) non si racconta ma si vive in una pièce d’immagini e concetti che basterebbe la sola voce della Severini a dirne, fluente nel pianismo e nell’arrangiamento del Nostro, la vita segreta del Bello che anima ogni cosa, ogni oggetto di questo Monsieur Claude, autobiografia intellettuale e viaggio fra le infinite stelle e le infinite aurore del Jazz, sorte e mai declinate nel Bop colto, felice ed istintivo di Cheveux (Charlie Parker: Grazie! E Grazie anche per Blues for Claude), nel Sommesso bruno e luminoso di Nuit d’étoiles e nella grâce soufflé de L’Adieu, come nei versi di Emily Dickinson:
A tutti è dovuto il mattino, ad alcuni la notte. A solo pochi eletti la luce dell’aurora.
Se diciamo Poesia l’Anima e tutto ciò che l’Anima tocca, cosa mai potremmo chiedere alla Musica se non spontaneità ed emozione?
Fabrizio Ciccarelli
Piano – Enrico Pieranunzi
Bass – Diego Imbert
Drums – André Ceccarelli
Featuring
David El Malek saxophone #1,3,6,8,9
Simona Severini vocal # 4,5,8,9
1 Bluemantique (da Valse Romantique di Claude Debussy) 2 Passepied nouveau (da Passepied di Claude Debussy) 3 L’autre ballade (da Ballade di Claude Debussy) 4 Romance (Paul Bourget / Claude Debussy) 5 Rêverie (Claude Debussy / arr. Enrico Pieranunzi) 6 Cheveux (da La fille aux cheveux de lin di Claude Debussy) 7 Blues for Claude (Enrico Pieranunzi) 8 Nuit d’étoiles (Théodore de Banville / Claude Debussy) 9 Mr. Golliwogg (da Golliwogg’s Cake-Walk di Claude Debussy) 10 My Travel with Claude (Enrico Pieranunzi) 11 L’adieu (Guillaume Apollinaire / Enrico Pieranunzi)