riccardo pettinà quintet, circleland

Riccardo Pettinà Quintet

Circleland

Indijazzti Records  2018

 

Ad un passo dalle Pagine dell’Hard Bop e dalle Contaminazioni del Jazz degli anni 70-80, il Quintetto di Riccardo Pettinà alle vorticose sollecitazioni delle Blue Notes contemporanee risponde con figurazioni lampeggianti e variazioni melodiche e dimensioni narrative avvolgenti e decise.

Che i Cinque siano bravi è fuori discussione, abili soprattutto a render affabili le 7 composizioni originali del pianista, edotte dal miglior panorama storico del Jazz moderno, come nel Friday’s Days fra sentori del genio Mingus e generosi slanci del Wayne Shorter Blue Note e Columbia, tra i quali s’inserisce il pianismo di Pettinà con imprevedibile fantasia e figurazioni dalla fisionomia trasparente, come nella frastagliata portanza del trombone di Federico Pierantoni e di Enrico Di Stefano al sax alto nel bruciante vigore di Fascicolo 14, intelligenti passaggi ben sorretti dal timing sui generis della squisita ritmica di Riccardo Di Vinci al contrabbasso e Marco Soldà alla batteria per l’elegante crepuscolo di It’s Ok Be Good ed il distonico bruno incedere di Circleland for Dani, originale ballad di gran pregio stilistico e di immediata godibilità che, sarà una mia evenienza del tutto personale, lascia tornare alla mente la calda e toccante poesia di My One and Only Love del Gigante John Coltrane.  

Di Maestri alla mente ne vengono molti , e senza sentore di alcuna saccente imitazione, considerando il fluido e disinvolto swing di Title ed il brano scelto per la conclusione dell’Iter (significativo perché ognuno sa quanto un’Opera venga dichiarata e descritta dall’Inizio e dalla Fine), il movimento lirico, espansivo e “navigato”, ma sempre autentico ed autografo, di Waste Paper : questo significa, a parere di chi scrive, che nei Suoni del Quintetto (e soprattutto nei pentagrammi) si possa leggere con soddisfazione quell’oltrepassare i limiti della convenzione e del mainstream che fa del Jazz Arte unica, eclettica, veicolo atemporale di emozioni che dicono, sempre, del Mondo Contemporaneo.    

Fabrizio Ciccarelli

Riccardo Pettinà – pianoforte e composizione, Federico Pierantoni - trombone, Enrico Di Stefano- sax contralto, Riccardo Di Vinci – contrabbasso, Marco Soldà - batteria.

1.Friday's Days 2. Fascicolo 14 3. It's Ok Be Good 4. Circleland for Dani 5. Grace 6. Title7. Waste Paper

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