Caesar’s Psycho Machine
Intervista
Autoprodotto 2015
Molti musicisti cercano il senso della misura nel rassicurante rifugio della rilettura o dell’esecuzione filologica, trovando nella disciplina della Forma un proprio percorso interiore non scosso da valori stranianti o, per meglio dire, autostranianti.
Altri intendono come Musica un movimento evolutivo che possa sviluppare un diverso modo di concepire il rapporto fra il Sé e la Vita, mediante l’esercizio delle proprie pulsioni in orientamenti forti e difformi, sottilmente (auto)provocatori e sentiti per individuare gli ostacoli fra la spontaneità della performance e la trasformazione del Suono in qualcosa di “diverso” ed assolutamente autobiografico.
La Psycho Machine non risponde a frementi quesiti esistenziali, svela il segreto del proprio osservare, ricerca un atteggiamento “turbinante” e allo stesso tempo disciplinato, lontano dalle mistificazioni, collocabile in un contesto extramoderno e psichedelico, vergato con attenzione in quello “straordinario quotidiano” che ognuno potrebbe leggere di sé se ne avesse davvero l’intenzione e la cultura di supporto.
Cesare, benchè giovanissimo, intraprende un iter privo di confini territoriali, senza mai restar sopraffatto da accecanti passioni edeniche o ricerche di paradisi perduti: “Intervista” è un Concept Album dagli emblemi progressivi ed enigmatici, sospeso fra elegie postromantiche (“Daphne is Cute as a Laurel”) e atmosfere sognanti (“Suburban Sights”), acidità lievi e mai aggressive, declinazioni ambient e spiritualismi elettronici (“The Night of Someone’s Joy”), secondo un Drive fantasmagorico fra il “Bauhaus” di Brian Eno, l’anestesia lisergica del Progressive anni 70, la “questione interiore” dell’avanguardismo del Rock posthendrixiano ed il lirismo innovativo di Tim Buckley che, come asserì Lee Underwood “ fu per il canto ciò che Hendrix fu per la chitarra, Cecil Taylor per il piano e John Coltrane per il sassofono”.
Esattamente in questo piano estetico sembra possibile avvertire il Viaggio Astrale di Caesar, disegnato dalla naturale capacità di tessere in coinvolgenti trame emotive un talento visionario, colto e straordinariamente garbato.
Fabrizio Ciccarelli
All songs written and composed by Cesare Lopopolo
Additional chinese speech by Lucy Zhu
- Steamy Elegy
- A Newfangled Way (Child)
- Durée
- Quite An Odd Rumor
- Circled
- Entr’acte (À Califourchon)
- Suburban Sights (Ohrwurm)
- Raise The Sun, For A Dancer
- Suburban Sights (Sparagmòs)
- Daphne Is Cute As A True Laurel
- The Night Of Someone’s Joy
Da ascoltare : http://caesarspsychomachine.bandcamp.com/