Chris Potter Underground Orchestra
Imaginary Cities
ECM 2015, distribuzione Ducale
Titolo perfetto. Le città immaginarie di Chris Potter percorrono tempi e spazi jazzistici fra i più creativi nell’ambito della musica orchestrale, con attenzione particolare all’andamento sia moderno che classico, avvolto da descrizioni agili, talora misteriose talora vellutate ed ampie, esplorate in una personale rivisitazione del concetto di Suite.
L’ampio ensemble scelto dal sassofonista americano combina insoliti impasti di fiati con intimi e raffinati andamenti di archi e con volumi sonori morbidi ed estroversi di percussioni, fondendo tenui e bellissimi studi in forma di ballad (“Lament”) con idee dodecafoniche scandite con eccellente versatilità (“Disintegration”) ed aperture fusion e visionarie per la magnifica chitarra di Adam Rogers (“Rebuilding”), in un percorso di ampliamento degli orizzonti improvvisativi e delle condivisioni armoniche.
A dettar ragione sono il sax Selmer ed il clarinetto basso di Potter, lirico e spesso vicino ai climi deduttivi di coloro con i quali ha collaborato (Mike Mainieri, Paul Motian, Jim Hall, Joe Lovano, la Mingus Big Band) ma allo stesso tempo iconoclasta, ispirato alle libertà coltraniane ed alle essenze traslucide di un Free organico, mai debilitato da perfettismi stilistici e da proposte di revival.
4 suites e 4 brani “a tema”: processi approfonditi ed equilibrati, ritemprati ed arricchiti da un’energia novecentesca (Bartòk, innanzitutto) che trova nelle eleganti irregolarità un simbolo di lettura del Suono contemporaneo, creato per il piacere della vitalità e per il contatto con gli strati profondi della propria energia compositiva.
Fabrizio Ciccarelli
Track Listing: Lament; Imaginary Cities Pt. 1 Compassion; Imaginary Cities Pt. 2 Dualities; Imaginary Cities Pt. 3 Disintegration; Imaginary Cities Pt. 4 Rebuilding; Firefly; Shadow Self; Sky.
Personnel: Chris Potter: tenor and soprano saxophones, bass clarinet; Adam Rogers: guitar; Craig Taborn: piano; Steve Nelson: vibraphone and marimba; Fima Ephron: bass guitar; Scott Colley: acoustic bass; Nate Smith: drums; Mark Feldman: violin; Joyce Hammann: violin; Lois Martin: viola; David Eggar: cello.