Francesco Venerucci (Sp. guest Dave Liebman), Tramas, AlfaMusic 2019
Appartenenti le Tramas ad ogni soluzione interiore del jazz di Francesco Venerucci, mi chiedo perché il bravo pianista romano abbia scelto questo titolo per il suo ultimo album. E, al di là d’ogni postulazione linguistica, copertina minimalista compresa, mi rispondo che ognuno di noi ha Tramas da raccontare, Misure angolari attraverso le quali raccontare le proprie melodie, i propri disagi, le proprie gioie, ogni ricordo meriti d’esser portato nella Memoria delle importanze e delle centralità emotive.
La performance di Venerucci è versatile e multiforme, indaga sotto veli di colori tanto scintillanti quanto mutevoli, iridescenti nella Varietas delle Trame compositive di cui è autore affabile, abile ed estremamente colto, veleggiando tra Mondi distanti (ma in definitiva equidistanti) che tracciano segmenti Bop e Classici, varianti di Tango, Mediterraneo e Musica Contemporanea, restando sempre in equilibrio con chiarezza e spontaneità tra improvvisazione e costruzione di pentagramma.
Le suggestioni estetiche crescono al crescere dello spirito creativo del Maestro Dave Liebman, sax prezioso in album storici di Miles Davis, Elvin Jones, Chick Corea e McCoy Tyner, sax impellente e fiammante in denominatore comune con Ricardo Formoso alla tromba ed al flicorno, Tancredi Emmi al contrabbasso, Bruno Tagliasacchi Masia alla batteria, Gianni Iorio al bandoneon e il Quintetto d’Archi I Suoni del Lago String.
E in tal modo prendono luce le poliedriche Cifre estetiche solubili nell’intensità chiaroscurale della ballad Tramas, nella melodia tra i controtempi di Petite Suite, nel bellissimo crepuscolare Fado Melodie che sembra girare insonne fra le tascas tra il Bairro Alto e l’Alfama dove il Fado lisboeta è più sincero e popolare, nel sentito ricordo della tragedia del crollo del ponte di Genova (August 14th), nel Valzer inquieto di Blue Indigo, in Gare d l’est, raffinato violaceo New Tango per amor di Astor Piazzolla che forse più d’ogni altro si addice all’anima del pianista, e nel fluente spavaldo determinato Bop di A Jazz March, con Art Blakey’s Jazz Messengers, Thelonious Monk e Barry Harris nel cuore.
A dirla con Gerlando Gatto, che presenta l’album in modo perfetto nelle Liner Notes: “un album godibile dal primo all’ultimo istante”.
Fabrizio Ciccarelli
Francesco Venerucci - piano, composition
Special guest: Dave Liebman - tenor sax, soprano sax, wooden-flute
Ricardo Formoso - trumpet and flugelhorn
Tancredi Emmi - double bass
Bruno Tagliasacchi Masia - drums
Gianni Iorio - bandoneon
I Suoni del Lago String Quintet
- Tramas
- Petite Suite
- Fado Melodie
- Red Moon
- Blue Indigo
- Telefunky
- Gare de l’est
- August 14th
- A Jazz March
Production coordination Alessandro Guardia & Fabrizio Salvatore