Norma Ensemble, Revelation, Promu Label 2020
Revelation del Norma Ensemble: un album evoluzionista, per così dire, di melodie, di passaggi veementi, di paesaggi lirici, di vibranti interludi strumentali dettati dal desiderio di conoscenza di un quartetto ispirato dalle veggenze d’Africa, d’India e di Mediterraneo, un coraggioso e forte invito alla Panglossa * in quell’universo variegato e multiculturale che chiamiamo Jazz.
Revelation il titolo, ma qual è la Rivelazione? Forse il portamento eclettico e personalissimo di chi indaga sulle ragioni universali della musica, forse il timbro esistenzialista dei nove brani originali coesistenti nell’ essenza spirituale dai Quattro musicisti, forse un desiderio World Music, forse il divagare in stretta condivisione di un’anima comune per quel Jazz post bop che ha incenerito le forme mainstream fin dalle intuizioni metafisiche di John Coltrane? Forse tutto questo, e ne rendiamo merito per creatività alla lucidità interpretativa di Marcello Allulli al sax, al fluido pianismo di Enrico Zanisi, alla compostezza di Jacopo Ferrazza al contrabbasso, Valerio Vantaggio alla batteria e Alessandro Muller al violoncello.
Una filigrana visionaria nel groove potente e aspro del soprano di Allulli in Bubble Town; luci bachiane nel plateau contemporaneo e world di Suite for Ambria; corrucciato e crepuscolare il perimetro acido di Spazio Immaterico; evocazioni classiche soprattutto del 900 e moderne flessioni pensose in Haob; un punto d’osservazione universale l’alito intimista di Revelation nel quale si muovono pronte le essenze creative d’ognuno dei quattro; un violoncello ben assorto a diffondere aria tenue di cuore e d’intelletto nel sillabico Recitativo (un bel richiamo dal Barocco al melodramma romantico) e nel fuggente irto lirismo de Il dirigibile; sospensioni metafisiche nell’inizio minimalista, inquieto e lisergico di Mumbai poi lanciato in un suggestivo colloquio d’assieme che sembra riprodurre quello spazio metropolitano d’India con 13 milioni di anime (la Bombay che fu e che rimane, col nuovo nome, megalopoli pluriculturale, piena di contraddizioni e di meraviglie, simbolo d’un pianeta ingolfato da estreme bellezze e da estremi irrisolti interrogativi).
Una Musica in divenire “determinata dai tour in Zimbabwe e Zambia tra concerti e masterclass, e poi dalla notizia di altri concerti negli Stati Uniti previsti per la primavera del 2020”**, progresso di un significato teoretico di un acronimo quale NORMA (Non Opporre Resistenza Ma Ascolta), quanto mai attuale in questi tempi nei quali a mancare non dovrebbero mai essere né la Condivisione empatica né l’Intuizione dell’Altro.
Fabrizio Ciccarelli
Marcello Allulli: tenor, soprano sax
Enrico Zanisi: piano, keyboards, modular synth
Jacopo Ferrazza: double bass
Valerio Vantaggio: drums
Alessandro Muller: cello on tracks 2-3-6
01 Bubble Town (Zanisi) 5:30
02 Suite For Ambria (Ferrazza) 8:00
03 Spazio Immaterico (Allulli) 5:40
04 Haob (Vantaggio) 5:52
05 Revelation (Ferrazza) 7:45
06 Recitativo (Zanisi) 2:25
07 Mumbai (Allulli/Zanisi) 4:32
08 Il Dirigibile (Allulli) 7:58
* “una lingua di tutti”, come nel “Candido” di Voltaire ispirato al filosofo e scienziato Leibniz, che sperava di poter ricostruire tutte le lingue del mondo secondo degli elementi minimi comuni a tutte.
** Guido Gaito nel comunicato stampa che ne cura la promozione. Cfr https://www.oltrelecolonne.it/revelation-e-il-nuovo-album-di-allulli-zanisi-ferrazza-e-vantaggio-norma-ensemble/