renato podestà-foolish little dreams

 

Renato Podestà,  Foolish Little Dreams, IRMA Records

L’esistenza di un trio chitarra-organo hammond-batteria già di per sé costituisce motivo d’interesse, un interesse che piacevolmente rimanda a quel bel jazz anni 50/60 di carica emozionale spontanea e di raffinatezza raramente raggiunta in tempi successivi, per motivi più legati all’estetica della ricerca e alla smagnetizzazione da confini stilistici per varie esigenze storiche e politiche .

L’evocazione di tale clima giunge, in Foolish Little Dreams, dalle articolazioni chitarristiche di Renato Podestà, soffici e molto nitide, ben scandite e avvolgenti, in bell’interplay con le lucenti fantasie di Gianluca Di Ienno all’hammond e con il puntuale drumming di Roberto Lupo, sciolto nel timing e pulito nell’uso di piatti e pelli. Bravi, non c’è che dire. Bravi tecnicamente, naturalmente, ma bravi soprattutto per la concordanza d’animo nell’eseguire pentagrammi tanto importanti (rischio sempre in agguato, là dove cadono anche i migliori) quali, in ordine di preferenza assolutamente personale, Butch and Butch del grande Oliver Nelson, la splendida elegantissima Five del carissimo Bill Evans, l’immortale Fascinating  Rhythm del genio George Gershwin.

A queste brevi osservazioni uniamo l’interesse per le composizioni originali Bolero di Podestà e Heartbeat Sweet di Di Ienno, tra sospensione e contemporaneismo, fascinazione d’atmosfera ed una certa ben risolta complessità d’ immagine: indizi che comunque conducono ad intuire quanto la cultura del trio sia non ferma alle suggestioni del mainstream, del be bop, del New Orleans, bensì aperta a spaziature newyorkesi ben moderne (ovvio poi, conoscendo la biografia artistica dei tre musicisti).

Con la partecipazione di Sandro Gibellini alla chitarra, l’album si chiude con Exactly Like You di Jimmy Mc Hugh e Dorothy Fields (standard amatissimo da Count Basie con Oscar Peterson, Aretha Franklin, Benny Goodman, Dizzy Gillespie con Stan Getz, Django Reinhardt, Frank Sinatra: chiaro il nesso?), a memoria bossa di quanto il jazz dei Nostri riesca ad esser levigato e pensato sulle linee sottili dell’emotività e dell’amore incondizionato per la raffinatezza delle improvvisazioni, dei bei cromatismi e delle belle armonie, quelle che lasciano in chi ascolta, come si diceva, il senso del piacere per la scorrevolezza del discorso musicale. Quel che conta sempre, alla fine. 

Fabrizio Ciccarelli 

Renato Podestà: guitar

Gianluca Di Ienno: hammond organ

Roberto Lupo: drums

special guest

Sandro Gibellini: guitar on “Exactly Like You”

1.Happy Feet (Milton Ager/Jack Yellen)

2.Five (Bill Evans)           

3.Blood Count (Billy Strayhorn)

4.Fascinating Rhythm (George and Ira Gershwin)      

5.Butch and Butch (Oliver Nelson)

6.Bolero (Renato Podestà)   

7.Heart Beat Sweet (Gianluca Di Ienno)       

8.Exactly Like You (Jimmy Mc Hugh/ Dorothy Fields)

 

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