Florio Bianchi Intorre, Roots Interchange

 

Florio Bianchi Intorre Trio

Roots Interchange

Autoprodotto, Elios Registrazioni Audiovisive 2015

Il Soul Jazz, appassionata ricerca estetica di tanti ottimi musicisti negli anni 60, prevede colloqui intensi al di fuori delle rotte più convenzionali per attuare, nell’immediatezza dell’interplay, una descrizione totalizzante dello Stile e soprattutto dell’emozione, come dimostrarono Les McCann, Lonnie Smith, Jack McDuff e Jimmy Smith.

 

Di conseguenza, il Sound non può che risultare sempre attuale se adeguatamente proposto dalle Notes di chi predilige movimenti spontanei e vicende melodiche sentite in profondità. E’ il caso dell’ottimo album inciso da un trio che, assieme all’affabile linguaggio chitarristico del talentuoso Alessandro Florio vede l’esperienza e la tecnica sopraffina di due protagonisti assoluti delle Blue Notes internazionali, Pat Bianchi all’Hammond e Carmen Intorre (batterista di George Benson e Joey Defrancesco), ambedue già nell’eccellente formazione di Pat Martino.

Compositore eclettico e strumentista elegante, Florio firma cinque brani, lasciando che l’ascoltatore intuisca il nesso fra l’incedere morbido ed avvolgente alla Wes Montgomery di “Feel Good Music”, la bruna intimità di “V” ed il sommesso clima World de “Lo Zio del Mare” con la polimaterica bellezza dei due pentagrammi di Thelonious Monk.

Al Genio di Rocky Mountain il Trio dedica il raffinato swing di “In Walked Bud” e l’indicibile “stranezza” di “Straight, No Chaser”, capolavoro che ancora induce a stupirsi di un virtuosismo lirico fatto di ritardi, accenti spostati, uso onirico dei silenzi, letto con imprevedibile disinvoltura da un Telesforo in grado di vocalizzare su dissonanze e riverberi di note che si inseguono e colludono e “giocano” in fraseggi tesi, improvvisati sugli accordi del tema e allo stesso tempo armonicamente reinventati in piena libertà, come sarebbe sicuramente garbato al Maestro.   

Il percorso Hammond di Pat Bianchi, il volume intrigante di Intorre e la cura formale vellutata e ascendente della Sei Corde rendono questo Interpolar le Radici un’escursione avvincente e quanto mai piacevole.

Fabrizio Ciccarelli

Alessandro Florio – chitarra

Pat Bianchi – tastiere

Carmen Intorre – batteria

Gegè Telesforo – Voce (7)

1.Feel Good Music (A.Florio)

2.Il Dottor Thomas Non è In Sede (A.Florio)

3.V (A.Florio)

4.In Walked Bud (T.Monk)

5.Ring Shout (A.Florio)

6.Lo Zio del Mare (A.Florio)

7.Straight, No Chaser (T.Monk) (feat. Gegè Telesforo)

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