KARABA’, Viola , Emme Record Label 2020
Mi sembra che il jazz italiano, soprattutto quello delle nuove leve, giri ogni volta al meglio sia per generosa inventiva strumentale sia per seria dedizione alla scrittura musicale, fatto sempre importante ma non sempre scontato.
La band Karabà di Viola, un bel trio che ne sa parecchio di blue notes contemporanee, non opera corpose metamorfosi circa un repertorio avvertito come proprio, un repertorio che storicamente non è semplicissimo reperire con pochi rimandi, in quanto le connotazioni strutturali e armoniche richiamano intelaiature che vanno dal Post Bop al Cool, alle tendenze novecentiste di scuola classica ed al Pathos della musica mediterranea, espresso in particolare nella scelta di Cantabili intensi ed armoniosi.
E tutto questo, che è cultura avvertita in profondo, rafforza la passione per il Suono, il suo coincidere con le esigenze espressive di un jazz a tutto tondo nei 360 gradi dell’esplorazione espressiva e dell’esposizione temperamentale, poiché non si rimane indifferenti a solleciti emotivi quali l’arioso andare pensoso di Beijng, il variopinto flamenquero Viola (Chick Corea docet), l’ampio elegante Colosseo dipinto ad affresco impressionista, il fluire complesso e dinamico dell’ossimoro Primavera 19, prova d’autore di un trio che sa muoversi agevolmente tra le molteplici essenze della natura umana, conoscendone preludi ed interludi, per dirla in linguaggio musicale.
Tonight Tonight serra l’ultima fase dell’album, rilettura jazzistica in piano solo di un noto brano degli Smashing Pumpkins. E non ci si chieda troppo circa il motivo della scelta: fa evidentemente parte delle esperienze personali di musicisti attenti al mondo moderno, a prescindere da labili discorsi di genere, per fortuna. La song del talentuoso quartetto alternative rock statunitense, assicuro, è magnificamente data a nuove interessanti tessiture liriche e lievi dal piano melodico di Alessandro Casciaro.
Ultima osservazione: non sappiamo se il Karabà del nome del trio sia ispirato al bellissimo racconto folkloristico dell’Africa Occidentale, da cui il lungometraggio “Kirikù e la strega Karabà” (Kirikou et la Sorcière) animato, scritto e diretto da Michel Ocelot nel 1998, storia di liberazione dal male e di perdono della strega malvagia da parte di un bambino nel corso della sua maturazione (una sorta di “romanzo di formazione” ante litteram). Però qualcosa, più di qualcosa, c’è. Forse la forza dell’Immaginazione, unica via per la vera liberazione dell’Umanità e della sua Arte, che ne è liberazione tout court.
Fabrizio Ciccarelli
Alessandro Casciaro al pianoforte e compositore dei brani, Alberto Stefanizzi alla batteria e Stefano Rielli al contrabbasso
1 Beijing 06:02
2 Viola 08:09
3 Parco Bello Luogo 05:53
4 Colosseo 06:04
5 Blue Jeans 05:23
6 Paracetamolo 06:35
7 Primavera 08:18
8 Eleonora 08:38
9 Tonight Tonight 08:30
Official teaser: https://www.youtube.com/watch?v=iyzg1QCG1-A
LISTEN!
https://www.youtube.com/watch?v=9vewVDEJhEg (Beijing)
https://www.youtube.com/watch?v=V42OBVAqWsE (Primavera 19)
https://www.youtube.com/watch?v=3JYPG5r_5mY (Tonight Tonight)