FRANCESCO GUCCINI, Note di viaggio - Capitolo 2: Non vi succederà niente, BMG 2020
Secondo capitolo dell’omaggio a Francesco Guccini, omaggio discograficamente a suo nome ma non confinato nel suo nome: attori del mélange diversi dal primo, un’accuratezza dell’arrangiamento e scelte interpretative sicuramente più convincenti, clima più adeguato al “sipario strappato” del modenese nella filologia e nelle interpretazioni dedicate al grande poeta della canzone d’autore italiana.
Così come tante sono state le perplessità di fronte al primo volume, lo spettro emotivo di speranze, malinconie, entusiasmi, lascia un sapore di coinvolgimento ben speso nelle lettura del verso gucciniano: nuove versioni che riconosciamo nel complesso convincenti al di là di nostre personali inevitabili preferenze per le versioni originali; ma questa è materia difficile da affrontare poiché difficilmente le reinterpretazioni sono paragonabili alle prime stesure, e poi i gusti non possono mai convergere ad un’unica soluzione, tanto meno se si tratta di brani cantautoriali, che vivono innanzitutto sul primo senso descrittivo.
Di questo Note di Viaggio 2 apprezziamo la voltura in moderno di canzoni storiche in gran parte ben rivisitate dall’esperienza di Mauro Pagani, stavolta più riflessivo e meno dedito allo stilismo a tutti i costi, merito riconosciuto anche perché dar nuova veste a certi brani è sicuramente impresa molto molto complessa e pericolosa – francamente in generi che non siano jazz, rock, blues, riesce raramente.
Parliamo del disco: apprezziamo l’aprire l’album con Dio è morto di Zucchero, con quel tanto di blues e black che caratterizzano da sempre il timbro e le convinzioni musicali del vocalist romagnolo, un tono cantautoriale sicuramente minore rispetto all’acustico originale ma ci sta in toto l’atmosfera gospel, anche dal lato antropologico, specie di questi tempi (Black Lives Matter, anche se la formula suona male).
Seconda immagine è Signora Bovary per l’intensa tempra vocale di una delle maggiori interpreti della canzone italiana d’oggi: Fiorella Mannoia e la sua capacità d’emozionarsi, di comprendere il testo, di variare i colori a seconda della frase cantata, un arabesco vocale di primissima misura ed un’armonia poetica che si ama così come si ama l’amour fou del disperato personaggio di Gustave Flaubert in costante lotta tra realtà e fantasia; indubbiamente uno dei più bei “fogli sparsi” mai scritti da Guccini.
Autunno di Emma e Roberto Vecchioni: contorni esistenzialisti molto ben delineati da due diverse generazioni, come nello spirito dell’album del resto. Vedi Cara per la coinvolta dondolante lettura di Vinicio Capossela, forse un po’ statica. Quello che non affidata a Gianna Nannini in versione diciamo rock, in verità brulla e non indimenticabile anche se correttamente adombrata dai medio acuti graffiati della senese. Farewell ben impostata dal Country dell’alternativo pop rock di Jack Savoretti, una ripassata molto accurata nel ruvido dei suoni di gola tessuti nel London Sound che ha scelto da anni. Culodritto per l’immediatezza di Levante, una brava mediatrice di musica per occhi attenti come i suoi arabi di morbido velluto, una vocalist fin troppo ignorata rispetto alle sue potenzialità esegetiche. Luna Fortuna: Mahmood ed il suo coerente tributo, fin troppo fedele alla sua dizione: apprezziamo l’originalità della sua tecnica e la riconoscibile personalità della sua lettura, che però non cattura del tutto l’attenzione di chi ascolta. Canzone di Notte n.2: Petra Magoni, voce cristallina nelle intersezioni di fisarmonica, versione d’indubbia qualità artistica, forse una delle più sentite dell’intero disco. Acque di Ermal Meta, due ottave sopra il tipico fraseggio gucciniano, una direzione singolare ben ideata nell’orchestrazione e soprattutto nella dimensione elettronica che ne dà senso contemporaneo, così come ogni brano del Modenese dovrebbe esser riproposto se s’intende rivisitarlo in forma più attuale. Canzone delle Domande Consuete: Fabio Ilacqua muove i propri brividi, un'altra canzone rispetto all'originale cantando assieme a Mauro Pagani, forse un po’ meno decisa rispetto all’originale anche per via di un notevole rallentamento.
Per finire Migranti, testo bellissimo, atmosfera struggente, una ballata magnifica scritta su commissione di Caterina Caselli e musicata da Juan Carlos “Flaco” Biondini, uno dei più fidi collaboratori dell'artista di Pavana: la canzone fu presentata due anni fa per partecipare al Festival di Sanremo, ma naturalmente non fu accettata. Guccini la interpreta con i Musici (Juan Carlos “Flaco” Biondini – voce, chitarra; Vince Tempera – tastiere; Antonio Marangolo – sassofono; Pierluigi Mingotti – basso elettrico; Ivano Zanotti – batteria. Peccato non ci siano Ares Tavolazzi ed Ellade Bandini, due ottimi compagni di ventura del Guccini storico). E’ una storia d’immigrazioni lontane (italiane) e vicine, ricordando il mural con la zattera dell’immagine di copertina del primo volume, una ballata nella quale Guccini, pur nella forma costretta dei versi, sa raccontare come pochi in un nobile folklore sempre privo di ambiguità ideologiche, di direttive di partito, di sollucchero perbenista, di retorica umanitarista.
Fra paure e gli stenti di quel mare mai visto
Ma stringendo un sogno fra i denti
Che qualcuno lontano ci accolga, ci tenda una mano a noi supplicanti
A noi meno di niente e nessuno, noi diversi di pelle e cultura
E veniamo da un mondo di guerra e di fame dovunque
E cerchiamo una patria comunque per tornare a sperare, per vivere ancora
E cerchiamo una patria comunque per tornare a sperare
Per vivere ancora e ricominciare.
Così Dino Stewart, Managing Director di BMG, opinione che nel complesso condividiamo:
“Quando tanti mesi addietro la barca è salpata per questo viaggio fra le canzoni di Francesco Guccini non immaginavo ancora quali luci e scintille avrebbero acceso i brani contenuti nel primo capitolo del nostro progetto. Il fiorire di opinioni, messaggi, discussioni sul peso artistico delle versioni reinterpretate rispetto ai brani originali ci ha dato il segnale del successo dell’iniziativa, dedicata a un artista tuttora capace di generare un confronto costruttivo sulla propria opera. La barca ha lasciato nuovamente il porto e con questo secondo e ultimo capitolo discografico il viaggio intrapreso arriva a compimento”.
La copertina è elaborata sul “Quarto Stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo, che annotò sul proprio diario: «La questione sociale s'impone; molti si son dedicati ad essa e studiano alacremente per risolverla. Anche l’arte non dev'essere estranea a questo movimento verso una meta che è ancora un’incognita ma che pure si intuisce dover essere migliore a petto delle condizioni presenti». Un Corollario da sempre per il Modenese, nella forma seria e ironica più a lui consona una volta posto al centro con a latere tutti gli artisti che hanno partecipato all’album. Realizzata dallo street artist Tvboy in stile Pop Art, parla da sola: un abbraccio perfetto sia al passato che al futuro che è superfluo commentare. Alter ego, in fondo, di un Francesco Guccini mai maestro dal pulpito, cantore delle memorie e sensibile esegeta del presente.
Fabrizio Ciccarelli
- Zucchero - Dio è morto (03:33)
- Fiorella Mannoia - Signora Bovary (03:53)
- Emma - Roberto Vecchioni - Autunno (04:53)
- Vinicio Capossela - Vedi Cara (05:19)
- Gianna Nannini - Quello che non... (04:31)
- Jack Savoretti - Farewell (05:44)
- Levante - Culodritto (02:43)
- Mahmood - Luna Fortuna (03:51)
- Petra Magoni - Canzone di notte n°2 (04:57)
- Ermal Meta - Acque (05:59)
- Fabio Ilacqua - Mauro Pagani - Canzone delle domande consuete (05:01)
- Francesco Guccini e I Musici - Migranti (04:01)
Qui l'album: https://www.youtube.com/watch?v=U-N18-hXQ1Q&list=PL0uFCS4GoDi4BIrL4jWEJ8x2wtV9vHg3i
Il Teaser di Fiorella Mannoia: https://www.youtube.com/watch?v=xaAf63vSRk8
Il Teaser di Zucchero: https://www.youtube.com/watch?v=xpEcUA5KF1E
Il Teaser di Petra Magoni: https://www.youtube.com/watch?v=hnRPTqyZAdY
Il Teaser de I Musici: https://www.youtube.com/watch?v=vmM2L2VIgJU&list=PL2UFyNQ4ipZkYWl1nyC9U0T2rbbq7m-Kx
Il Teaser di Ermal Meta: https://www.youtube.com/watch?v=faNfHJj8Fg4
Il Teaser di Brunori Sas: https://www.youtube.com/watch?v=hwkRlcbPKow
Il Teaser di Levante: https://www.youtube.com/watch?v=O9wkq1VeI_0