michele fazio trio, free

Michele Fazio Trio, Free, Abeat 2020

Il nome di copertina riassume le idee jazzistiche di Michele Fazio, fine pianista autore di un album da ascoltare ad occhi chiusi e animo aperto e libero, Free appunto, nel quale col suo Trio con Loddo e Campanale contrabbasso e batteria, ospita due importanti protagonisti della scena musicale internazionale, Aska Kaneko al violino e Fabrizio Bosso alla tromba (e mai ospiti furono tanto graditi).

I brani composti da Fazio sono, detto nella maniera più semplice, molto belli, ispirati ad un’intuizione jazzistica che trova nello spazio, nel garbo e nel lirismo una dimensione personale di autenticità e di autodescrizione, aperti ad una sensibilità del tutto contemporanea tornita di eleganza, di completezza emotiva, di un senso di commozione prezioso ad ascoltarsi per lasciarsi andare a  quel senso di raffinato  memorialismo che collega le Blue Notes alla Classica romantica (evocazione ben presente nelle sue corde aurali) ed al pianismo di quel Jazz riflessivo tra Keith Jarrett e Bill Evans, pur ampliato alle passioni di Chick Corea, Joe Zawinul e, primus inter pares, Michel Petrucciani, tanto per dare una minima bussola esegetica all’espressione musicale del Nostro creativo artista.

Anywhere movimento intimo e raffinato davvero già coinvolgente in apertura, Cerchi d’acqua violino per l’intensità interpretativa di Aska Kaneko in primo piano (qualcosa di magnetico e tanguero, struggente ed esistenzialista, un diamante crepuscolare dalle sfaccettature luminose), Senza Confini una magnifica pagina di melodia lunare, il notturno incanto di Dedicated to New York  declinato dallo stupendo reclinato solismo di Fabrizio Bosso, l’omaggio Nel blu dipinto di blu, hit di Domenico Modugno scritta da Franco Migliacci, omaggio alla consistenza tutta mediterranea di una Poesia dedicata alla composta immanenza di una felicità che sembra il chiaro cristallino di un’emancipata linea tematica principale, Free, appunto.

Anywhere, così come inizia il viaggio. Per Ogni Dove, il Dovunque madre dei sogni.           

Fabrizio Ciccarelli

Michele Fazio : piano, composition except 10 (Migliacci/Modugno), 11 (Fazio/Bosso)

Marco Loddo : doublebass

Mimmo Campanale : drums

Feat. Fabrizio Bosso : trumpet on tracks 3,11; Aska Kaneko : violin on track 7

1.Anywhere

2.Valley of silence

3.Dedicated to New York

4.Free horses

5.La festa

6.North sea

7.Cerchi d’acqua

8.Senza confini

9.Tralicci

10.Nel blu dipinto di blu

11.The arrival

Qui l' album:

https://www.youtube.com/watch?v=NKPlQaqqVUA&list=OLAK5uy_m6c_SZGQKpEnY7p3ZO6nEod1mdd__NqGM&index=1

Le chiese, di Sergio Rubini, musiche di Michele Fazio tratte dall'album Free: https://www.youtube.com/watch?v=DUHsojZEAW4

 

 

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