Jack DeJohnette
Made in Chicago
ECM 2014, distribuzione Ducale
Grande improvvisatore ed agitatore di stili, il batterista di Chicago non perde mai occasione per fondere le tante nuove direzioni del Jazz in performance di assoluta creatività, scegliendo sempre formazioni di eccellente spessore e quanto mai adeguate alla propria necessità di esplorare sonorità spinte al massimo, lanciate in un tono conversativo tanto sperimentale quanto attento alle intime evoluzioni dell’interplay.
Il “live” è lo strumento necessario per realizzare lo spazio scenico alquanto furioso della sua concezione di Musica, ideato secondo trasferimenti cromatici intensi e strutturati, flussi centrifughi Afro che intersechino il Blue metropolitano ed un Minimalismo dai toni bruni e visionari che esplori la profondità espressiva di ogni strumento, nella fattispecie soprattutto le “pelli” della batteria ed il legno acidulo e risonante del contrabbasso e del violoncello di Larry Gray, come in “Jack 5”.
La ricerca è portata ad un’intensità libera avvertibile non solo dalle movenze ispirate a Karlheinz Stockhausen e Anton Webern ma anche dall’originale embrionalità di un’Estetica volta ad un Free transcodificato in una Metamorfosi più ampia, orientato verso una pulsazione che da Debussy e dal pianismo colto e lirico di Muhal Richard Abrams (“Museum of Time”) giunga alla Volontà assoluta di un Groove collettivo e magnetico (“Ten Minutes”).
Opera Aperta, grazie anche alle costruttive presenze di Henry Threadgill al sax alto ed al flauto basso e di Roscoe Mitchell, Gran Maestro del Sopranino e di ogni Ottone.
Un atto perfettamente Free e molto impegnativo, contrario alla cerebrale Pianificazione sul Razionalismo dell’Arte, un Omaggio a chi non intuisce, mai, alcuna crisi col Linguaggio Naturale.
Fabrizio Ciccarelli
Jack DeJohnette, drums
Muhal Richard Abrams, piano
Larry Gray, cello, acoustic bass
Roscoe Mitchel, alto saxophone, bass recorder, soprano saxophone
Registrato al Chicago Jazz Festival, Agosto 2013
1.Chant
2.Jack 5
3.This
4.Museum of Time
5. Leave Don’t Go Away
6.Ten Minutes