|
T.R.E., Altrove, Abeat 2021
Un doppio album che ora non possiamo non considerare dedicato allo scomparso Alessandro Giachero, per anni colonna portante del T.R.E., trio che per brevità definiamo contemporaneo, mosso dalle inquietudini del Novecento, dagli impressionismi armonici, da colori bruni ed inquieti, da andamenti visionari chedanzano sulle corde del piano di Giachero, sfiorate dal contrabbasso di Stefano Risso e dal suo archetto, dal lieve efficace tocco di Marco Zanoli alla batteria. Tutti brani sono originali ed hanno un medesimo fil rouge dettato da una visione del mondo, da una Weltanschauung ispirata al calibro della melodia ed alla leggerezza del suono, morbida e sofisticata nel controllo dinamico di una dimensione ideale (ad esempio quella di Paul Bley) attenta alle linee strumentali, ove la ritmica in qualsiasi modo evita d’intromettersi con assoli fuori luogo, in linea con arrangiamenti dal sentore classico e da una conversazione intima, sapiente, lontana da quelle appariscenze che spesso denotano il carattere esecutivo dell’avanguardia cui il Trio pur con chiarezza si riferisce. Il clima nebuloso ed elegiaco di Exodus corre delicato nel breve e sobrio andamento (chiaro)scurale di Larel, nelle vie popolari d’arabeschi di Statebbuoni, nei battiti psicanalitici di Conscious and Unconconscious e di Abissi. Altrove del T.R.E (Tri Razional Eccentrico), la dimensione esatta di un volo culturale ed umano (nel senso di Nietzsche) che cattura l’anima e la ragione.
Fabrizio Ciccarelli |
Alessandro Giachero - piano
Stefano Risso - contrabbasso
Marco Zanoli - batteria