Roberto Magris, Suite!, JMood 2021
Come più volte detto, Roberto Magris è uno dei pianisti più interessanti in ambito non solo europeo (si vedano gli articoli che lo riguardano, e non solo su questo sito), un musicista innamorato del bop e del contemporaneo, un finissimo costruttore di band di eccellente qualità, un compositore ed un arrangiatore di assoluto garbo stilistico, come in questa Suite! dai colori sgargianti e visionari, dallo swing internazionale, energica ed inventiva, capace di sintetizzare lo stile dei suoi ottimi modelli aggiungendo un suono profondo dal riconoscibile carattere personale.
Suite! è una perfomance di valore culturale, innanzitutto, un album di forte tensione emotiva un eccellente veicolo di improvvisazione, un veicolo di sintassi contemporanea dal sentore antropologico e politico che (osiamo) conduce alle strutture di Coltrane, Max Roach, McCoy Tyner, il primo Ornette Coleman, il tardo Dollar Brand, al trasporto emotivo di Sam Rivers, alle Blue Notes di Freddie Hubbard e di Thelonious Monk.
Mi stupisco ancora (e, con me, i miei studenti e gli amici ascoltatori) di fronte a questo non trovar pace nell’Hard Bop approfondito del controllo strumentale, nelle luci elettrizzanti di un Sound dai molti aggettivi entusiasmanti, posto che in Romainjazz abbiamo scelto di scrivere solo dei dischi che meritano attenzione (gli altri, mercè bonaria, possiamo lasciarli ad altri, ben poco ce ne cale), proprio come in questa elaborazione artistica che ognuno potrà ascoltare sulle piattaforme digitali (YouTube in primis) e farsi un’idea di quale Jazz stiamo parlando.
Quattro brani a descrivere questo continuo interrogarsi e cercare Blue Notes dal Pathos radiante: la possente lettura jazzistica di In the wake of Poseidon, a firma del mago Robert Fripp per i King Crimson, la nebulosa inquieta original Circles of Existence, la raffinata agitata ed aspra dizione di Summertime di George Gershwin, il groove lieve e poetico di Imagine di John Lennon, segno di una profonda lettura dei tempi, di sofferta bellezza, così come di singolare bellezza è questo Live in Studio a giusto nome Suite!, descrizione attenta del proprio Ego,
Fabrizio Ciccarelli
Eris Jacobson-tromba
Marc Colby - sax tenore
Roberto Magris - piano & Fender Rhodes
Eric Hochberg- contrabbasso
Greg Artry - batteria
PJ Aubree Collins - voce