Tommaso Sgammini, Filippo Macchiarelli, Stànzìa, Abeat 2021
La bellezza del suono è la prima dote che Tommaso Sgammini reca in sé così come la sua capacità di improvvisare con disinvoltura sia in climi freddi e lunari che in arpeggi nebulosi, segni di una sensibilità complessa e inquieta, di un descrivere con sincerità se stesso anche in atmosfere calde (anche grazie alla pregevolissima voce di Camilla Battaglia, educata, intensa, corretta nei medio-alti, vera rivelazione dell’album) in un approccio tanto contemporary quanto bachiano nelle timbriche e nella Varietas dei toni intimi immersi in una dimensione ritmica disinibita e, allo stesso tempo, carezzevole in un repertorio classico novecentesco col quale è in evidente confidenza nella riflessività cromatica e nelle polveri blu-dorate delle 9 composizioni originali proposte in Stànzìa.
Il suono del pianista Tommaso Sgammini e di Filippo Macchiarelli al contrabbasso è ondivago e bruno, world, elegiaco, mistico, visionario, autodescrittivo, spostando gli accenti in direzioni singolari e costruendo architetture cromatiche sofisticate, logiche, autodescrittive e coerenti, senza perder nulla d’immediatezza e di coerenza, seguendo impronte indubbiamente controllate e rese tenui e viscerali dalla sensualità e dalla vis espositiva della vocalist, tecnicamente più che interessante.
A chiudere l’album il capolavoro Round Midnight di Thelonious Monk, letto nella sintassi europea del pianista in un colloquio luminoso, contemporaneo, plastico e, per così dire, freudiano; “strano e logico”, così come ebbe a dire il genio della Carolina del nord (dal quale il Nostro ha imparato molto) in un noto dialogo con un docente della Columbia University riportato da Nat Hentoff in “Jazz Life”.
Fabrizio Ciccarelli
Camilla Battaglia : vocals on tracks 2,5,8
Filippo Macchiarelli : doublebass
Tommaso Sgammini : piano
Per chi voglia ascoltare ecco il link:
https://www.youtube.com/watch?v=-Q9Grb6yhj4&list=OLAK5uy_kTnd5Mhcj8UFNfrw9RbD_cn9M9A0AYUSI&index=1
