Ettore Castagna, Ἐρημία/ Eremìa, Alfamusic 2022
Il suono ed il Pathos della Magna Grecia, la riservatezza di appartate e misteriose sottigliezze, i più remoti angoli di una tradizione e di una formidabile capacità espressiva in Eremìa di Ettore Castagna: etimologia che riporta a qualcosa di generoso e amichevole, allegro ed impulsivo. Tante sono le sollecitazioni che questo album rurale e alessandrino raggiungono vette d’espressività ed una cantabilità interiore d’atmosfera. Con l’uso di strumenti mediterranei propri del repertorio grecanico e maghrebino i versi in vernacolo rendono giustizia al Pathos delle immagini evocate dall’artista catanzarese:
La nostra terra è una mandorla amara / senza saperlo ne cerchiamo l’oblio (Middalo Pricio)
Cento passi avanti e cent’uno passi indietro / E’ cercata una spiaggia dove sia il mare quieto / Cento passi avanti e cento passi indietro / E cerca salvamento fino che il mare è quieto (Riace)
(traduzione dai testi originali)
La memoria delle “ombre salvifiche” della ricerca mediterranea dell’ultimo magnifico Fabrizio De André, il ritmo dispari delle elegie sicule di Salvatore Quasimodo, i luoghi pirandelliani ed i dialoghi dell’Accademia di Platone svelano una dialettica dall’animo popolare, leggermente soffiata dalla voce gentile di Ettore Castagna: mille sollecitazioni, mille pagine ampie e diverse, raffinate ed esotiche, fra melodie pensose lontane da ogni rumore modernista.
Il significato della poesia musicale di Ettore Castagna, democratico e finemente letterario, narra di Storia e di attribuzioni individuali, di metriche e ritmiche, di racconti di cantastorie, di una lirica figlia di Hermes composta dal Nostro seguendo tradizioni orali e ποίησις, poiesis, ovvero creazione nella sintassi adottata dall’antropologo calabrese.
“Domani è un mare profondo che dobbiamo attraversare a nuoto” (Jaime Gil de Biedma), come Castagna cita nel suo Blog.
Fabrizio Ciccarelli
Ettore Castagna: voce, chitarra acustica, chitarra elettrica, chitarra battente, lira e lira basso, tamburello, harmonium, doppio flauto, flauto armonico, grancassa, malarruni, piatti
Abdallah Ajerrar: gwembri
Rashmi V. Bhatt: tabla e percussioni
Nico Canzoniero: chitarra elettrica
Nando Citarella: tammorra muta
Charles Ferris: tromba, trombone
Vajiheh Hadjihosseini: setār
Vahid Hadjihosseini: daf
Lavinia Mancusi: voce
Chiara Mastroianni e Giuseppe Muraca: metitura
Mimmo Mellace: batteria, piatti
Paolo Modugno: bendir, dayereh, daf, dumbek
Mimmo Morello: zampogna a paru
Yiannis Panaiotopoulos: lira palià, oud, politiki lira
Dario Rosciglione: contrabbasso
Fabrizio Salvatore: tastiere
Carmine Torchia: tastiere, voce, chitarra classica, basso elettrico, chitarra elettrica, mandolino
Enzo Tropepe: chitarra elettrica, basso fretless
Salvatore Zambataro: fisarmoniche
Arrangiamento delle fisarmoniche e tastiere: Alessandro Santacaterina
Tecnico del suono: Alessandro Guardia
Missato da Ettore Castagna e Alessandro Guardia