Raffaele Califano Quartet
Brush Up
Alfa Music, 2015
Il nuovo capitolo del batterista e compositore Raffaele Califano si apre con una sintesi stilistica dal carattere poliedrico (più classico contemporaneo che new age), dai marcati caratteri descrittivi e fortemente suggestivi: “Reset” introduce la “ragion d’essere” per le undici mutevolezze che variano per Tempi e Intenzioni solistiche, tutte con il Comun Denominatore di un profondo senso del Jazz quale Musica di Sintesi culturale,
oltre che sintassi sonora nella quale variegare innumerevoli etimologie, incontri fra un’alta lettura del Mainstream e un’attenzione minuziosa al Pensiero ECM (“Mr.J.Z.” ), tra i flussi trascinanti e l’intimismo del Contemporary (“Full Blooded” e “Wayne”), il cui Significato vibra nei Soli di ognuno del Quartetto, quando poi a renderne coerenza narrativa non è Fabrizio Bosso con i suoi angoli cromatici sempre garbati, equilibrati, dipinti da un Savoir Faire davvero raffinato e sempre adeguato alle situazioni melodiche per le quali viene chiamato in causa(“Stabiae Beach”).
Quando si ascolta un nuovo album ci si chiede spesso dove chi suona voglia arrivare e quali siano i riferimenti annessi: “Brush Up” esibisce un’invidiabile disinvoltura nelle scansioni metriche dettate dall’eclettismo Hard Bop dell’ispirazione solistica e degli approcci armonici, nell’originalità di una riflessione che mai s’inerpica nel tortuoso e nel liberismo cromatico “di maniera”, aprendo piuttosto ad un impressionismo pacificante ed a sfumature armoniose, qual che ne sia l’ispirazione autobiografica.
Empirismo e Trascendenza si fondono nell’Idea del Nostro, come evidente nel Solo di batteria “Inside the beat”, una finissima lezione di come si possa “parlare” con ogni effetto del drumming quando si conoscano perfettamente le potenzialità espressive del Rullante, dei Tom e dei Piatti.
Semmai abbia privilegio di lettura estetica ogni Tema che concluda una performance, grazie alle vibrazioni pastose di Iuvone al contrabbasso , alla colloquialità elegante di Alessandrini al sax ed all’animosa creatività di Magli al piano, il notturno enigmatico “A Place to Play” e l’ascendenza contemplativa di “Transition” descrivono appieno i Segni emotivi di un Lavoro iridescente, piacevole e decisamente maturo.
Fabrizio Ciccarelli
Raffaele Califano drums and percussions
Antonio Magli piano
Simone Alessandrini alto and soprano sax
Carmine Iuvone double bass
Special Guest Fabrizio Bosso trumpet
1 Reset 3’31
2 Mr J.Z. 4’31
3 Full Blooded 4’37
4 Wayne 9’13
5 Freely 5’10
6 Blue Walk 6’28
7 Stabiae Beach 7.02
8 Good Choice 4’15
9 Inside The Beat 3’52
10 A Place To Play 3’51
11 Transition 5’20
Total Time 57’56
All composed and arranged by Raffaele Califano
Production supervision: Fabrizio Salvatore