sonia spinello &roberto Olzer- silence

Sonia Spinello & Roberto Olzer- Silence- Abeat Record 2022

Suggestioni e dimensioni irreali come preannunciato dal titolo: Silence, un silenzio di atemporalità, pulsante di evocazioni scandite dalla voce di Sonia Spinello sia nel canto che nei recitativi delicati e personali, dal tactus pianistico intimista di Roberto Olzer in dodici composizioni originali a loro firma, fil rouge di un Sound contemporary e new age che rimanda ad una classica moderna di effluvi onirici.

Non esistono dischi perfetti ma esistono dischi perfetti per noi, per i nostri stati d’animo, per la nostra sensibilità, per la nostra cultura, per il nostro modo d’intendere la vita, per la nostra filosofia: in tutta sincerità, quando incontriamo tutto questo in un album tanto in souplesse e tanto coinvolgente, il piacere dell’ascolto è sempre pari al piacere di scriverne.

Non siamo qui per catalogare ma per scegliere, e molto volentieri d’istinto ci lasciamo andare dionisiacamente nella ricerca di questi confini del Silenzio, nelle rarefazioni accarezzate dalla sezione d’archi che muovono con intensi gesti poetici un’archè dalla quale tutto proviene e tutto torna, come evocato nel timing lirico coerentemente scelto dai due performers: la siderale medievaleggiante Attimi, il bruno crepuscolo di Break up e l’inquietudine di Tell Me, l’ontologia aristotelica di Heimweh, lemma tedesco per “nostalgia degli affetti familiari”, una lontananza , una direzione da prendere per abbandonare gli spazi conosciuti e distratti della quotidianità, come ricordato nell’inside del cd: “Non far caso a me / io vengo da un altro pianeta / io ancora vedo orizzonti / dove tu disegni confini” .

Versi della luminosa pittrice surrealista messicana Frida Khalo, novenari tradotti in italiano che narrano perfettamente questi Notturni, memorie di monologhi simbolisti dettati da un accessibile subconscio chiosato dai tre secondi del finale Il Silenzio, frattura aleatoria ad memoriam del Buddismo Zen di John Cage, Silenzio come rinuncia alla centralità dell’antropos, un Nulla di 4 minuti e 33 secondi già registrato in camera anecoica nel 1952 dall’artista americano, ascolto del mondo ispirato dalla pop art dell’espressionismo astratto del geniale pittore Robert Rauschenberg commentato da Giorgio Gaslini con un  “Di fronte alla certezza lui introdusse il dubbio”.   

Il Coraggio del Non Detto, Galassie e Curvature elettromagnetiche luminose come una Cometa.

Fabrizio Ciccarelli

“Silence” è stato scritto, composto e prodotto da Sonia Spinello e Roberto Olzer. Registrato, mixato e masterizzato al Ursa Major Studio di Pettenasco (Novara). Sound engineer: Fausto Dasé, assistenti: Matteo Cicciù, Riccardo Cerutti, Gabriele Lupo e Carlo Gino. Cover e design: Sonia Spinello. Hanno suonato: Sonia Spinello – Voce, Roberto Olzer – Pianoforte, Eloisa Manera – Violino e Voce, Daniela Savoldi – Violoncello e Voce. Ospiti: Massimo Valentini – Sax Soprano su Consequences, Andrea Zaninetti – Bansuri su Tell Me.

01 Intro

02 Silence

03 Attimi

04 Break Up

05 Softly

06 Mare

07 Consequences

08 Heimweh

09 Ascoltare

10 Rain

11 Tell Me

12 Il Silenzio

PS: da ascoltare su Spotify :   

https://open.spotify.com/album/3CRlPeKyNXtbDsE6f3CoK1?si=cWBy8rHxQ9ulp1mXXh_xyA&nd=1

 

purchase