AVISHAI COHEN
INTO THE SILENCE
ECM 2016, distribuzione Ducale
Nella direzione di un jazz del tutto impressionistico, le riflessioni sul Silenzio del trombettista israeliano conducono in un ambiente sonoro dipinto dalle liriche evoluzioni solistiche che da sempre hanno distinto il suo stile asciutto, pensoso, determinato, di forte personalità strutturale.
A quanto ne sappiamo dalla stampa specializzata, l’album è incentrato sulla scomparsa del padre e sugli inevitabili pensieri da quell’evento generati: di qui il tono evocativo delle composizioni, elegie sommesse e talora inquiete che sfiorano coloriture crepuscolari, non di rado subordinando la deliberata assenza di ritmi forti alle trame di fraseggi che ricordano l’Avant Garde di Don Cherry, il Contemporary di George Russell e la tecnica densa di tensioni emotive del maestro spirituale Miles Davis (“Life and Death”, “Into the Silence”, “Quiescence”).
La visione trascendente dell’oblio narrato dalle sei tracce non comporta una lettura monocorde dell’essenza contemplativa, in quanto il carattere delle melodie non tende mai alla ripetitività ed anzi fonda su una tela informale la propria genetica jazzistica, sempre molto equilibrata nei “secondi piani” del tenorista Bill McHenri che ben utilizza le ampie penombre descrittive splendidamente variegate dalle pulsazioni di Eric Revis al contrabbasso e Nasheet Waits alla batteria, nelle quali le aperture pianistiche di Yonathan Avishai disegnano un’impronta suggestiva se non surreale secondo la quale concludere, nel Momento Minimale di “Life and Death-Epilogue”, il Tema esistenziale di una Storia di Perdite e, ancora, di Vita.
Fabrizio Ciccarelli
Avishai Cohen Trumpet, Composition
Yonathan Avishai Piano
Bill McHenry Tenor Saxophone
Eric Revis Double Bass
Nasheet Waits Drums
1.Life and Death 09:18
2.Dream like a Child 15:31
3.Into the Silence 12:14
4.Quiescence 05:14
5.Behind the Broken Glass 08:14
6.Life and Death – Epilogue 02:44