Al Di Meola, John McLaughlin, Paco de Lucía- Friday Night in San Francisco - Columbia Records 1980, vinyl 2022
Esistono dischi che hanno fatto la storia della musica negli anni 80, anni in cui s’ascoltava a prescindere dal rigore dei generi, anni nei quali stare assieme di fronte ad un album rock o jazz o Prog o cantautoriale non comportava alcuna scelta decisiva, perché la musica era la musica, e tanto bastava. Tralasciamo le disquisizioni sulle scelte musicali d’oggi, quando s’ascolta molto spesso un tipo di Note (Note?) o addirittura un solo performer e al massimo i suoi affini, nello scempio totale del valore culturale e artistico. Figlia dei Tempi, la Musica, distrutta in ogni suo valore quando s’ignora l’eclettismo, il Bello che vada oltre qualunque definizione o semantica o sintassi.
Probabilmente molti dai quarant’anni in su ricorderanno l’entusiasmo che generò Friday Night in San Francisco, altrettanto probabilmente altrettanti non conosco affatto l’esistenza di questo album live, progressivamente scemato nell’ascolto radiofonico e nell’acquisto, e non diciamo “chissà perché” dal momento che l’imbarbarimento musicale s’ è fatto larghissima strada per condurre i gusti dell’ascoltatore verso schifezze commerciali estremamente redditizie, rimbecillirlo in orribile Dance che scimmiotta Techno ed Elettronica oppure in canzonette accattivanti, ammiccanti, rimate maldestramente in versi ignoranti e superusati.
Nulla contro la musica d’intrattenimento, ma, per favore, la musica è un’arte.
Friday Night in San Francisco è un capolavoro di passione e storia culturale, un‘antologia di Poesia mediterranea per tre sublimi chitarre che interpretano Flamenco, Fusion, Rock, Popular e Classica con straordinaria perfezione tecnica e straordinario Pathos, con corrette posture strumentali e grande qualità d’arrangiamento in un clima da jam session solare che ricorda sempre chi sta suonando magnifici aggregati d’accordi continui in un plateau di armonizzazioni scattanti e raffinate, con figurazioni ritmiche diversamente articolate in assoli tra i quali non saprei scegliere il migliore.
Paco De Lucia, John McLaughlin e Al Di Meola: tre magnifici virtuosi (basta dare un’occhiata alla loro eccellente discografia) di provenienza non univoca (i primi due dall’universo jazz e fusion, l’altro dal nuevo flamenco) in un’unica intenzione di lieve complessità di linee tra il chiaroscurale e il dinamico crepuscolare dal sapore classico di scorribanda in un’atmosfera pressoché sempre flamenquera, latin ed arabeggiante nella splendida energia Al-Andalus effusa in un clima da festa ispanica come meglio non avrebbe potuto trascrivere Hemingway (Mediterranean Sundance), nel brunore scintillante ed inquieto di Short Tales, nel tradizionale andaluso tardo barocco di Frevo Rasgado, nella Forma A Danza settecentesca di gioia e dolore nel linguaggio intimo di Fantasia Suite e nel conclusivo scivolìo tardo rinascimentale di Guardian Angel, passo fuggente di un Mondo etnomusicale che oggi, dopo quattro decenni, stenta ad esistere.
Una scintilla misteriosa di rara bellezza nell’improvvisazione che illuminò come nessun’altra il notissimo luogo di culto musicale Warfield Theatre. Cinque stelle o quante ne desiderate voi.
Fabrizio Ciccarelli
Al Di Meola – chitarra acustica
John McLaughlin – chitarra acustica
Paco de Lucía – chitarra flamenca
Lato A
Paco de Lucía e Al Di Meola – Mediterranean Sundance/Rio Ancho – 11:25 (musica: Al Di Meola/Paco de Lucía)
John McLaughlin e Al Di Meola – Short Tales of the Black Forest – 8:39 (musica: Chick Corea)
Lato B
John McLaughlin e Paco de Lucía – Frevo Rasgado – 7:50 (musica: Egberto Gismonti)
Paco de Lucía, John McLaughlin e Al Di Meola – Fantasia Suite – 8:41 (musica: Al Di Meola)
Paco de Lucía, John McLaughlin e Al Di Meola – Guardian Angel (Registrata in studio) – 4:00 (musica: John McLaughlin)
Per la mia cara amica Isabella, da ascoltare in : https://music.youtube.com/watch?v=bhK_GFNq0N0&list=OLAK5uy_kG_EB-l7e3gxS9ZY2ytS9umB_CRWyT5gs