Fats Waller, The Centennial Collection, vinyl BMG Arista 2022
Tra i Geniacci della musica afroamericana Fats Waller in questa ottima compilation è al massimo del suo talento con altri maestri che videro nello stride piano il salto giusto per aggiungere alla sua esuberante vocalità la base per un virtuosismo pianistico speziato da un umorismo circense forse ingombrante ma, a mio avviso, grandiosa parte integrante della sua personalità bizzarra, mordente e popolare.
Grazie alla sua abilità pianistica e di entertainer Fats Waller raggiunse negli anni 30-40 una popolarità straordinaria tra i più diversi livelli di pubblico, raggiungendo tirate da capogiro per i suoi vinili portentosi, imponendosi anche come compositore. Brani come Ain’t Misbehavin e Jitterbug Waltz divennero popolarissimi, peraltro rivisitati da numerosi jazzistianche bianchi (del resto tra i jazzisti certo razzismo smise di esistere dalla fine degli anni 20).
L’abilità tecnica di Fats può ancora sbalordire e l’uso che fece di tutto il piano stupisce per abilità tecnica e sottigliezza e di tocco travolgendo ogni relax anche nelle registrazioni più scatenate, insegnando ad Art Tatum e tanti pianisti delle future generazioni quella naturale souplesse esibita nei meravigliosi soli di African Ripples, Carolina Shout e I Ain’t Got Nobody. Questa musica nera era spettacolare ed era l’unico ruolo possibile per quei coloured che facevano sganasciare con buffe smorfie i tanti bianchi yankee (ricordiamolo) simpatizzanti per il Fascismo (date un’occhiata alle copertine di Newsweek, del The New York Times e del The Wall Street Journal: Mussolini, il trasvolatore atlantico Balbo, Galeazzo Ciano e via dicendo) ma che anni dopo vollero fregiarsi del titolo di liberatori d’Europa e magniloquenti oratori di prosopee libertarie quando, a casa loro, dei “neri” si faceva spazzatura, e non solo nel Sud del Ku Klux Klan.
In ogni caso Fats faceva parte dell’industria dello spettacolo: era pur sempre il negro sorridente e clownesco che dilettava (un po’ come Louis Armstrong) tutti gli stati dell’Unione, figura che verrà rifiutata da Miles Davis e gran parte dei boppers, felici d’esser criticati da quella platea di xenofobi nazionalisti.
Il nomignolo Fats (ciccione) gli fu affibbiato anche a causa della discriminazione razziali (stessa sorte per Fats Navarro e Fats Domino) ma lui non se ebbe mai a male, sapendo forse che la sua musica poteva diffondersi anche pagando questa ignobile gabella, e marciò dritto per il suo Blues saltellante perché sapeva d’essere un punto di riferimento per i suoi fratelli, jazzisti o meno, con uno spirito liberal attento ai cromatismi di Bach e soprattutto di Gershwin, preferendo nottate di jazz e Bourbon bighellonando con gli amici nei locali notturni, dove, sembra, scrisse ben nove brani per Fletcher Henderson in un colpo solo, tanto per ripagarlo dei nove Hamburger offerti e “sparati” in un colpo solo.
Fats Waller nacque a New York, quartiere Harlem naturalmente, e studiò il piano classico fin da bambino con pochi nascosti ascolti per il New Orleans dal momento che il padre, predicatore di una Chiesa Riformata, riteneva che il jazz fosse “musica del diavolo”; a diciotto anni scrisse il suo primo successo (Squeeze Me) ed iniziò a suonare nei più noti Night Club di New York, incidendo innumerevoli dischi per le cantanti blues più in voga. Morì neanche quarantenne, sbronzo in un treno che avrebbe dovuto portarlo ad una tournee già pagata fior di dollari.
Fats: che tecnica, che ironia, che geniaccio maudit e ciarlone, che qualità di Sound, che architetto di album formidabili, che demiurgo di formazioni eccellenti, che solista indiavolato nei salti d’ottava nel nuovo idioma sincopato del nuovo Ragtime che tanto interessò Maestri quali Antonín Dvořák e Claude Debussy in una direzione popolare che, col tempo, avrebbe creato generazioni di Blue Note Lovers figli dell’influenza conquistatrice dei padri Scott Joplin e Jelly Roll Morton.
Fabrizio Ciccarelli
Nella ricca versione cd RCA questi i brani:
CD-1 I'm Gonna Sit Right Down And Write Myself A Letter 4:31
CD-2 Got A Bran' New Suit 2:36
CD-3 Your Feets Too Big 3:07
Medley (NBC On-Air Studio Recording) (7:55)
CD-4.1 Ain't Misbehavin'
CD-4.2 Hold My Hand
CD-4.3 What's The Matter With You?
CD-4.4 Hallelujah
CD-4.5 Hold My Hand
CD-5 Spring Cleaning (Getting Ready For Love) 2:26
CD-6 African Ripples 3:07
CD-7 You're Not The Only Oyster In The Stew 3:14
CD-8 The Joint Is Jumpin' 2:50
CD-9 Beale Street Blues 3:17
CD-10 Numb Fumblin' 2:53
CD-11 E-Flat Blues 2:27
CD-12 Lulu's Back In Town 2:38
CD-13 Loafin' Time 2:30
CD-14 I Ain't Got Nobody 3:07
CD-15 Carolina Shout 2:21
CD-16 (Do You Intend To Put An End To) A Sweet Beginning 2:51
CD-17 If You're A Viper 2:57
CD-18 Undecided 3:39
CD-19 Then I'll Be Tired Of You 3:15
CD-20 Up Jumped You With Love 3:19
CD-21 'Taint Nobody's Bizness If I Do 2:57
Nella versione vinile BMG Arista CD + DVD:
- I'm gonna sit right down and write myself a letter (Young – Ahlert): 4.31
- Got a Bran' new suit (Carter, Ellis): 2.36
- Your feets too big (Benson, Fisher) 3.07
- Medley: "Ain't Misbehavin'" (Waller, Razaf) - "Hold My Hand" (Waller, Razaf)- "What's the Matter with you?" (Levy, Webb) - "Hallelujah" (Youmans, Robin, Gray)- "Hold my hand" (Waller, Johnson): 7.55
- Spring cleaning (getting ready for love) (Samuels, Whitcup, Powell): 2.26
- African ripples (Waller): 3.07
- You're not the only oyster in the stew (Burke, Spina): 3.14
- The joint is jumpin' (Waller, Razaf, Johnson): 2.50
- Beale street blues (Handy): 3.17
- Numb fumblin' (Waller): 2.53
- E-flat blues (Morris, Williams): 2.27
- Lulu's back in town (Dubin, Harry Warren): 2.38
- Loafin' time (Altman, Ager): 2.30
- I ain't got nobody (Williams): 3.07
- Carolina shout (Johnson):2.21
- (Do you intend to put an end to) A sweet beginning (Young, Alhert): 251
- If you're a viper (Smith): 2.57
- Undecided (Robin, Shavers): 3.39
- Then I'll be tired of you (Harburg, Schwartz): 3.15
- Up jumped you with love (Waller, Kirkeby): 3.19
- 'Taint nobody's bizness if I do (Grainger, Prince, Williams): 2.57
Thomas "Fats" Waller – piano e voce
Herman Autrey – tromba e voce (1,2,4,5,7,8,12,13,16,18)
Rudy Powell - clarinetto e sax alto (1,2,12,13,16)
Al Casey – chitarra (1,3,4,5,8,18,20,21)
Charles "Fat Man" Turner – basso (1,2,5,8,12,13,16)
Harry Dial – batteria (1,12,18)
James Smith – chitarra (2,3,12,13,16)
Arnold Boling – batteria (2)
John Hamilton – tromba (3,20,21)
Gene Sedric – clarinetto e sax (3,4,5,8,18,20,21)
John Smith – chitarra (3)
Cedric Wallace – basso (3,4,20,21)
Slick Jones – batteria (3,4,5,8,18)
Floyd O'Brien – trombone (7)
Mezz Mezzrow – clarinetto (7)
Billy Taylor – basso (7,19)
Harry Dial – batteria (7)
Alberta Hunter – voce (9)
Arnold Bolden – batteria (13,16)
Arthur Trappier – batteria (20)
Da ascoltare in: https://music.youtube.com/watch?v=T89oHRt7MDs&list=OLAK5uy_kEGzNK90RORV_I6M_k0-DhTVu-hqED6as