Bill Evans, The Complete Village Vanguard Recordings, Riverside 1961, vinile 2022
Inferno nel cuore e Paradiso nella mente: il mite furore di Bill Evans
I brani di questo album, per decenni divisi dalla casa discografica in due dischi di grande notorietà come “Sunday at the Village Vanguard” e “Waltz for Debbie”, finalmente vengono pubblicati in tre vinili nell’incisione completa delle tre ore dei cinque set nel Jazz Club forse più famoso al mondo.
Fin dai suoi esordi nel 1956 Bill Evans aveva mostrato qualcosa di diverso in quanto ad improvvisazione, arrangiamento e costruzioni armoniche, dettate da una sensibilità al di fuori del comune, da caratteristiche tecniche presto intuite da Miles Davis per il suo capolavoro “Kind of Blue”, da una scelta compositiva lirica e crepuscolare, ispirata dall’introversione del suo carattere chiuso, inquieto e romantico, dal suo amore per compositori classici quali Claude Debussy e Claude Ravel. La sua influenza nell’ambito delle Blue Notes è incalcolabile, soprattutto nell’uso di uno spettro armonico estremamente ampio, nell’importanza data al suono puro e a quelle dinamiche che diverranno oggetto di attenta riflessione da parte di moltissimi pianisti (credo quasi tutti) che lavoreranno sulle articolazioni melodiche e sull’essenzialità del fraseggio.
Per questa performance il pianista del New Jersey, estremamente maturo sebbene poco più che trentenne(!), scelse una ritmica che avrebbe fatto storia: Paul Motian alla batteria, modello di eleganza e precisione, e Scott La Faro, uno dei migliori contrabbassisti di sempre, che scoparve per un incidente stradale solo dieci giorni dopo questa registrazione. Questo splendido Trio aveva già dato vita a due eccellenti album (“Portrait in Jazz” ed “Explorations”) che mostravano un Bill Evans amante della Cantabilità, un Bill Evans che portò il livello artistico del Trio ad una vetta ancor più alta, grazie alla libertà melodica dei soli di Scott La Faro, intorno ai quali Evans creava atmosfere lievi perfettamente consone alla leggerezza ritmica di Paul Motian.
E’ una performance senza dubbio tra le migliori di questo sodalizio equilibrato e di singolare asciuttezza nelle direzioni espressive più eleganti e poetiche del Cool Jazz, testimonianza, soprattutto, di una sensibilità al di fuori del comune, purtroppo incline a non perdonarsi nulla: i suoi errori nel convincersi d’essere incapace di combattere i mille demoni che lo inducevano ad una percezione di una realtà assolutamente buia, priva di speranze e di attese che fossero al di fuori del linguaggio col quale aveva scelto di comunicare, la musica. Anche nei brani più luminosi è possibile avvertire nelle note e negli assoli una tenue amarezza sussurrata innanzitutto a se stesso, avendo la sensazione che forse il dialogo con gli ascoltatori non fosse il primo dei suoi pensieri, semmai un monologo interiore immerso nell’amarezza dei troppi dubbi circa il reale senso del vivere, segnato quasi unicamente dal Jazz, un Jazz avvertito quale unica salvezza, quale modo essenziale per esprimere tutto ciò che aveva nel cuore, come nel disco realizzato con il trombettista col quale condivideva la fragilità, la necessità dello “sballo”, una sintassi jazzistica intimista, soave, inquieta e sentimentale (consigliamo di ascoltare il loro “The Complete Legendary Sessions”, che la label American Jazz Classic ha rimasterizzato nel 2010 in 15 tracce di rara bellezza; formazione eccellente con, fra gli altri, Pepper Adams al sax baritono, Kenny Burrell alla chitarra, Paul Chambers al contrabbasso, Philly Jo Jones o Connie Kay alla batteria, Zoot Sims al sax alto e tenore…).
Bill Evans col passare del tempo divenne sempre più chiuso, lasciatosi andare al mistero autodistruttivo dei suoi paradisi artificiali fatti di un’eroina e di una cocaina che lo accompagnarono nelle ombre nerissime del suicidio della fidanzata Ellaine Schultz e del fratello Harry: “Inferno nel cuore e paradiso in testa”, secondo quanto intuirono Arrigo Polillo, Enrico Pieranunzi, Hans Petrik, John Wilson e Peter Pettinger.
Eppure tutti sappiamo che quando lui si sedeva davanti al pianoforte nascevano solo bellezze ispirate ad un’infinita meraviglia, a voli eterei dipinti da quel “mite furore” spostato verso acuti asciutti, senza i sorrisi che sarebbe stato lecito attendersi da un uomo bello ed elegante dal volto scavato, dai lunghi capelli e dalla barba lunga, un’immagine maudit eloquente infine spezzata dalle sue mani gonfie per un’emorragia interna che lo spense il 15 settembre del 1980: troppo giovane per morire così, troppo vecchio per attraversare a tempo di Valzer (il suo Tempo preferito) quei meandri pieni d’amore disperato e di capogiri esistenziali.
Bill Evans, pur realizzando ancora dischi memorabili negli anni a venire, non ritroverà mai più questo perfetto equilibrio, come nella poesia di My Foolish Heart, nella struggente fuggevolezza di Waltz for Debbie e My Romance.
Fabrizio Ciccarelli
Bill Evans – piano
Scott LaFaro – bass
Paul Motian – drums
Disc one
Afternoon Set 1
Spoken introduction
"Gloria's Step" (Take 1, interrupted) (Scott LaFaro)
"Alice in Wonderland" (Take 1) (Sammy Fain-Bob Hilliard)
"My Foolish Heart" (Victor Young-Ned Washington)
"All of You" (Take 1) (Cole Porter)
Announcement and intermission
Afternoon Set 2
"My Romance" (Take 1) (Richard Rodgers-Lorenz Hart)
"Some Other Time" (Leonard Bernstein-Betty Comden-Adolph Green)
"Solar" (Miles Davis)
Disc two
Evening Set 1
"Gloria's Step" (Take 2)
"My Man's Gone Now" (George Gershwin-Ira Gershwin)
"All of You" (Take 2)
"Detour Ahead" (Take 1) (Lou Carter-Herb Ellis-Johnny Frigo)
Evening Set 2
Discussing repertoire
"Waltz for Debby" (Take 1) (Bill Evans-Gene Lees)
"Alice in Wonderland" (Take 2)
"Porgy (I Loves You, Porgy)" (George Gershwin-Ira Gershwin)
"My Romance" (Take 2)
"Milestones" (Miles Davis)
Disc Three
Evening Set 3
"Detour Ahead" (Take 2)
"Gloria's Step" (Take 3)
"Waltz for Debby" (Take 2)
"All of You" (Take 3)
"Jade Visions" (Take 1) (Scott LaFaro)
"Jade Visions" (Take 2)
Da ascoltare Waltz for Debbie: https://www.youtube.com/watch?v=P0FIsFD9MXU
My Romance: https://www.youtube.com/watch?v=shIc0iaFW7Q
All of you: https://www.youtube.com/watch?v=s8O-PGcaUwA