pieranunzi plays previn

Enrico Pieranunzi, Pieranunzi Plays Previn (live in studio), Extendend Place 2023

Che un omaggio all’Arte di André Previn sia stato sentito come necessario da uno dei più sensibili pianisti contemporanei non può né sorprendere né non far piacere, una performance che avvertiamo nelle corde più intime del maestro romano per uno dei grandi musicisti del 900, ascoltando queste interpretazioni così profonde che sono il cuore stesso della filosofia di Enrico Pieranunzi.

E’ un “disegno a mano libera” secondo un’emotività jazzistica che pochi pari ha attualmente, come tutti sappiamo eleganti e antispettacolari in un’intensa luce ove muove con garbo le proprie intuizioni in un trend stilistico flessuoso mai sopito in decenni di studi e di ammirevoli letture sia di pentagrammi storici  che di brani originali dimensionati secondo armonie pressoché perfette, sollecitate da un universo interiore delicato, talora inquieto talora espanso nell’Arte della ballad e in improvvisazioni trasparenti dalle configurazioni metriche liriche, colte, meditate.

Piano solo: chiunque scriva o arrangi ha poi la responsabilità di interpretare, per questo il piano solo ha in sé l’indice sinottico per rivelare l’essenza estetica più profonda di chi suona (come per Bill Evans, Keith Jarrett, Brad Mehldau, Lenny Tristano, Paul Bley, Red Garland, Winton Kelly o John Lewis). Ed in questo la sottile Idea di Bellezza del Nostro non appare seconda a nessuno.

L’abbiamo detto più volte: se c’è un pianista di cui dire questo è Enrico Pieranunzi, un vir artifex che sa coniugare Blue Notes, Blues, Classica e Swing in modo eclettico, come nel passaggio impressionista/crepuscolare di Let’s Go Home, aspettando quel calore del buio dove il vento muto finisce, nel fine stride luminoso di Always Mademoiselle, nell’ornato espressivo di Why We Are Afraid?, nel flou poetico che salda il sensibile con l’intellegibile di  (You've Had A) Change of Heart e nell’invisibile prezioso del Mosso di Coco.

Due anime fuse in un volto unico della Musica per un Folium di magnifiche consonanze ispirate al Mistero della vertigine della Bellezza, intoccabile come tutto quel che ci scuote al di sopra e al di sotto del volo su nessuna ombra che turbi le armonie di Enrico Pieranunzi, artista che, ogni qualvolta appare, si rivela sia ai sensi che all’anima.   

Fabrizio Ciccarelli  

Enrico Pieranunzi - piano

1  Let's Go Home 2 Always Mademoiselle 3 Why Are We Afraid? 4 (You've Had a) Change of Heart 5 Coco 

# in ascolto su https://open.spotify.com/album/7lU7MCCZ97IVAtog2tGJd4?autoplay=true

 

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