mammal hands -gift from the trees

Mammal Hands, Gift From The Trees, Gondwana 2023

Ensemble inglese molto interessante i Mammal Hands: al loro quinto disco scelgono atmosfere più dilatate rispetto alle altre prove, distinte da un iterativo molto deciso e vicino a Philip Glass e Steve Reich, disadorno, bruno, meditativo e orientato verso le sponde nordiche ECM, senza mai comunque cedere in originalità e in creatività strutturale, traducendo l’immaginazione compositiva in un Prog  tipico della produzione Gondwana, casa discografica nordeuropea alla costante ricerca di suoni innovativi delineati da un Nu Jazz ambrato e minimalista.

L’interplay tra pianoforte, sassofono e batteria non necessità di giunture elettroniche o con voci strumentali sintetizzate così come sceglie di far a meno di apporti ritmici ulteriori, siano curvature di basso o fruscii percussivi: l’atmosfera è estremamente riflessiva, ispirata ad una World Music evocativa e caliginosa, pallida e nebbiosa, come nella classicheggiante The Spinner, dove il ripetitivo ombreggia schemi ciclici vicini alla monostruttura di Terry Riley e dei due maestri americani, nell’intimo sussurro di Riser, meno rigoroso rispetto alle suggestive tonalità notturne di Nightingale  e Kernel, impressionistico nel flou mediterraneo di Dimu e nella melodiosa elegia di Sleeping Bear.

Un sound seduttivo secondo una formula acustica elegante che mantiene ciò che ha promesso nei precedenti quattro album: un Jazz originale nella sua intenzione cameristica che carpirà l’attenzione anche di chi abitualmente non frequenta le Blue Notes ma ascolta ciò che c’è di nuovo nel mondo attuale della Musica.

Faremo bene a recuperare i dischi precedenti dei Mammal Hands e a lasciarci  andare nei frammenti di questo Pasto Nudo (William Burroughs, Naked Lunch) donato, come vuole il titolo, dagli alberi, ovvero dal Mistero della Natura catturato dalla sensibilità di un contemporary etereo calibrato con raffinatezza in un Segno di Misura lirico ed essenziale.

Fabrizio Ciccarelli

Nick Smart: piano; Jordan Smart: saxophone; Jesse Barrett: drums and percussions.

  1. The Spinner
  2. Riser
  3. Nightingale
  4. Kernel
  5. (Intro) Dimu
  6. Dimu
  7. Deep Within Mountains
  8. Labyrinth
  9. Kai
  10. Sleeping Bear

# da ascoltare in: https://open.spotify.com/album/0ENdkZVVDwCrMhdl29Ccdl?autoplay=true

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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